Skip to main content

20 Settembre 2022

Ad ottobre 200 milioni per le imprese sociali

E’ prevista per il 13 ottobre l’apertura della misura “Imprese dell’economia sociale”, il nuovo bando previsto per le imprese sociali, culturali e creative per progetti che prevedano un impatto sociale.

Quali sono i progetti considerati sociali?

La misura agevolativa finanzia i programmi di investimento proposti dalle imprese operanti nell’ambito dell’economia sociale di valore compreso tra 100 mila euro e 10 milioni di euro.

I programmi devono determinare positive ricadute sul territorio, tramite il raggiungimento di almeno uno dei seguenti obiettivi:

  1. incremento occupazionale di categorie svantaggiate;
  2. inclusione sociale di soggetti vulnerabili;
  3. raggiungimento di specifici obiettivi volti alla valorizzazione e salvaguardia dell’ambiente, alla rigenerazione urbana e al turismo sostenibile nonché alla sostenibilità* ambientale dell’attività d’impresa, anche attraverso la decarbonizzazione, il riuso e l’utilizzo di materiali riciclati, di prodotti e sottoprodotti derivanti dai cicli produttivi in alternativa alle materie prime vergini, la riduzione della produzione dei rifiuti, l’eco design, la riduzione dell’uso della plastica e la sostituzione della plastica con materiali alternativi;
  4. raggiungimento di specifici obiettivi volti alla salvaguardia e valorizzazione dei beni storico-culturali o al perseguimento di finalità culturali e creative o di utilità sociale, di rilevante interesse pubblico, all’interno di una comunità o di un territorio.

Possono essere presentati anche progetti in forma congiunta, fino ad un massimo di sei soggetti co-proponenti, tramite la sottoscrizione di un apposito accordo di collaborazione redatto mediante atto pubblico o scrittura privata autenticata.

*Se vuoi approfondire il tema della sostenibilità aziendale, leggi il nostro articolo dedicato.

Quali spese di progetto saranno considerati ammissibili?

  1. suolo aziendale e sue sistemazioni, nel limite del 10% dell’investimento produttivo complessivamente agevolabile;
  2. fabbricati, opere edili/murarie, comprese le ristrutturazioni. Tali spese non possono da sole costituire un programma organico e funzionale agevolabile;
  3. infrastrutture specifiche aziendali;
  4. macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica;
  5. programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi. Le predette spese devono figurare nell’attivo di bilancio dell’impresa beneficiaria per almeno 3 anni per le PMI e 5 anni per le grandi imprese. 

Quali imprese possono partecipare al bando?

  • imprese sociali, comunque costituite, iscritte nell’apposta sezione del Registro delle imprese;
  • cooperative sociali e i loro consorzi di cui alla legge 8 novembre 1991, n. 381 e successive modifiche e integrazioni, iscritti nell’apposito albo e nell’apposita sezione del Registro delle imprese in base a quanto disposto dall’articolo 1, comma 4, del decreto legislativo n. 112 del 2017 e successive modifiche e integrazioni;
  • società cooperative aventi qualifica di ONLUS, nel rispetto delle disposizioni di cui agli articoli 101, comma 2, e 102, comma 2, del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 e successive modificazioni e integrazioni;
  • imprese culturali e creative, costituite in forma di società di persone o di capitali, che operano o intendono operare in specifici settori economici.

Tali attori, alla presentazione della domanda, dovranno avere i seguenti requisiti:

  • essere iscritti al RUNTS
  • avere sede legale e operativa in Italia
  • trovarsi in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente ed essere in regola con gli obblighi contributivi;
  • essere in regime di contabilità ordinaria;
  • aver ricevuto una positiva valutazione del merito di credito da parte di una Banca finanziatrice e disporre di una delibera di finanziamento adottata dalla medesima Banca finanziatrice per la copertura finanziaria del programma di investimenti proposto. Nel caso di grandi imprese la valutazione della capacità economico-finanziaria deve assegnare all’impresa richiedente un rating comparabile almeno a B -;
  • non aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento e assumere l’impegno a non procedere alla delocalizzazione nei due anni successivi al completamento dell’investimento stesso.

Quali agevolazioni sono previste?

L’agevolazione principale consiste in un finanziamento di durata fino a 15 anni, comprensivo di un periodo di preammortamento massimo di 4 anni, al tasso agevolato dello 0,5% annuo. Al finanziamento agevolato deve essere associato un finanziamento bancario, a tasso di mercato e di pari durata, erogato da una banca finanziatrice individuata dall’impresa.

Il finanziamento agevolato e il finanziamento bancario sono regolati da un unico contratto di finanziamento, per una percentuale di copertura delle spese ammissibili che può raggiungere l’importo massimo dell’80%. 

Nell’ambito del contratto di finanziamento, una quota pari al 30% del finanziamento è costituita dal finanziamento bancario e la restante parte, pari al 70%, è costituita dal finanziamento agevolato; il finanziamento agevolato consente, pertanto, una copertura delle spese ammissibili per un importo massimo del 56%.

In alcune specifiche fattispecie è altresì previsto un contributo a fondo perduto e quindi da non rimborsare, che va dal 5 al 20% delle spese ammissibili.

In ogni caso il contributo complessivo massimo non può superare il 75% delle spese.

Qual è l’iter di domanda?

Le domande di agevolazione possono essere presentate, condizionatamente alla stipula della Convenzione tra il Ministero, l’ABI e CDP, a partire dalle ore 12:00 del 13 ottobre 2022, a mezzo PEC all’indirizzo es.imprese@pec.mise.gov.it.

Le domande di agevolazione dovranno essere redatte in formato elettronico e sottoscritte digitalmente dal legale rappresentante dell’impresa o da un suo procuratore.

Insieme alla domanda di agevolazione devono essere trasmessi:

  1. la scheda tecnica del programma di investimento;
  2. il piano progettuale, elaborato in maniera chiara ed esaustiva, comprensivo della fattibilità economico-finanziaria e tecnica del programma di investimento;
  3. la delibera di finanziamento, rilasciata dalla Banca finanziatrice, attestante la capacità economico-finanziaria dell’impresa;
  4. la dichiarazione del legale rappresentante o di un suo procuratore speciale;
  5. la dichiarazione sostitutiva di atto notorio rilasciata dal legale rappresentante dell’impresa richiedente o da un suo procuratore speciale, relativa alle dimensioni di impresa.

Condividi su: