14 Novembre 2024
Stanziati 4 milioni di euro per il recupero e riutilizzo dei prodotti al Sud
4 milioni di euro per valorizzare la conservazione e il riutilizzo di prodotti, questo è il bando pubblicato lo scorso 27 ottobre indetto dalla Fondazione con il Sud¹.
Il bando si rivolge agli enti del Terzo settore (localizzati nelle Regioni del Sud Italia), costituiti prima del 1° gennaio 2022, i quali saranno chiamati ad attivare progetti in partenariato che incidano sulle diverse fasi di vita del prodotto, coerenti con gli obiettivi di transizione green dell’UE.
Qual è l’obiettivo della misura?
Il focus della misura è quello di incentivare progetti sperimentali di economia circolare pensati per ridurre gli sprechi, allungare il ciclo di vita dei prodotti, produrre valore dagli scarti e diminuendo l’utilizzo di risorse nuove.
Un ulteriore obiettivo del Bando è quello di incentivare l’attivazione di processi volti al coinvolgimento dei cittadini nella lotta allo spreco; in questo modo si favorirà l’inclusione socio-lavorativa di lavoratori svantaggiati.
I progetti ammissibili all’agevolazione
I progetti ammissibili potranno riguardare le diverse fasi del ciclo di vita di un prodotto:
- prima dell’uso (rifiuta, ripensa, riduci);
- durante l’uso (conserva, riusa, ripara, rigenera);
- fase successiva all’uso (riciclo e restituzione del prodotto negli ecosistemi).
Progetti di partenariato: come devono essere costituiti
È necessaria la costituzione di un partenariato che abbia come soggetto capofila un Ente terzo settore/Onlus con:
- Sede legale e/o operativa nel territorio di intervento;
- Due enti tra i propri membri;
- Almeno un ente, in riferimento al punto precedente, che appartenga al Terzo settore.
Un Ets o una Onlus che abbia la sede legale o organizzativa in una delle Regioni del Sud Italia (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia) potrebbe inoltre promuovere, in partenariato con un altro ente del Terzo settore, un’iniziativa per la riduzione degli sprechi tessili, attraverso una raccolta di abiti usati.
Questa iniziativa contribuirebbe alla riduzione di rifiuti tessili, prolungandone la vita utile, e alla loro trasformazione in prodotti come accessori, borse e vestiti completamente rigenerati.
Attraverso tale progetto sarà possibile garantire la formazione e l’assunzione di persone in contesti difficili, come disoccupati, immigrati o soggetti affetti da disabilità.
Presentazione delle proposte
Le proposte progettuali dovranno essere presentate telematicamente attraverso il portale Chàiros entro e non oltre le ore 13:00 del 29 novembre 2024.
L’ente capofila dovrà a sua volta trasmettere la seguente documentazione:
- copia dell’atto costitutivo;
- statuto aggiornato e autenticato dallo stesso;
- bilanci d’esercizio o rendiconti finanziari degli esercizi 2022/2023;
- atto scritto attestante la disponibilità per almeno sette anni, da parte di un membro del partenariato, dell’eventuale bene oggetto d’intervento;
- il progetto di fattibilità tecnico-economica per interventi di riqualificazione/ristrutturazione sui beni interessati di importo pari o superiore a 50 mila euro (Iva inclusa) e il curriculum vitae delle figure con funzioni di responsabilità.
Iter di selezione: selezione delle proposte
La prima fase consiste nella selezione delle proposte più meritevoli e con maggior impatto dal punto di vista territoriale.
I progetti saranno valutati applicando i seguenti criteri di ammissibilità:
- la presentazione del progetto online;
- la presenza di un partenariato;
- la realizzazione dell’intervento oggetto di richiesta di finanziamento in una delle Regioni del Sud;
- la richiesta di un contributo da parte della Fondazione non superiore a 400mila euro;
- l’apporto di una quota di cofinanziamento monetario pari almeno al 20% del costo totale del progetto la cui durata sia compresa tra 36 mesi e 48 mesi.
Iter di selezione: progettazione esecutiva
La seconda fase riguarda esclusivamente il progetto esecutivo.
I soggetti che parteciperanno alla misura dovranno porre attenzione, alla previsione nel progetto, di una quota di contributo non inferiore al 65% del costo totale gestita da un Ets.
¹Rappresenta una delle realtà più attive nel campo della promozione di modelli di economia circolare delle Regioni del Sud Italia, nello specifico le seguenti regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia.