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31 Marzo 2023

Nuovi incentivi per la decarbonizzazione dei settori hard-to-abate

Invitalia sarà il soggetto gestore per la misura Hard To Abate (HTA).

Il nuovo bando sostiene progetti di investimento e progetti di ricerca e di sviluppo per la decarbonizzazione dei processi industriali, principalmente attraverso l’utilizzo di idrogeno a basse emissioni di carbonio, nei settori oggi più inquinanti e difficili da riconvertire e che utilizzano i combustibili fossili come fonte di energia (cemento, cartiere, ceramica, industrie del vetro, ecc.).

Le agevolazioni sono concesse nella sola forma di contributo a fondo perduto, subordinate alla notifica del regime di aiuti.

 

Decarbonizzazione dei settori hard-to-abate: le risorse a disposizione

La dote finanziaria, pari a 1 miliardo di euro, è promossa dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica in linea con la Missione 2, Componente 2 del PNRR per l’attuazione dell’Investimento 3.2 “Utilizzo dell’idrogeno in settori hard-to-abate”.

Il plafond sarà così suddiviso:

  • 450 milioni di euro destinati al finanziamento di:
    • progetti di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale per l’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio,
    • progetti di investimento per la produzione di idrogeno rinnovabile;
  • 550 milioni di euro per il finanziamento di progetti di investimento che prevedono l’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio in processi industriali.

Il 40% delle risorse è destinato alla realizzazione di progetti e interventi finalizzati alla sostituzione di metano e di combustibili fossili nei processi produttivi con idrogeno a basse emissioni di carbonio.

Il 40% delle risorse è riservato alle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

 

Decarbonizzazione dei settori hard-to-abate: gli obiettivi

La misura Hard To Abate sostiene i piani di:

  • decarbonizzazione industriale finalizzati alla sostituzione di almeno il 10% del metano e dei combustibili fossili utilizzati nei processi produttivi dei settori altamente inquinanti con idrogeno a basse emissioni di carbonio e/o rinnovabile, anche autoprodotto, 
  • elettrificazione dei processi produttivi (in via residuale).

 

Decarbonizzazione dei settori hard-to-abate: a chi si rivolge

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione, anche in forma congiunta, e gli Organismi di Ricerca (in qualità di co-proponenti) che intendono realizzare un piano di decarbonizzazione industriale.

I Piani di decarbonizzazione presentati in forma congiunta devono essere realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, a cui possono partecipare massimo 5 soggetti, ivi compreso il soggetto capofila e previa indicazione dello stesso.

 

Decarbonizzazione dei settori hard-to-abate: a chi si rivolge: le caratteristiche dei progetti

I Piani di decarbonizzazione industriale devono prevedere la realizzazione di:

  • un progetto di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale per l’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio in processi industriali (Capo II Decreto Direttoriale), eventualmente abbinato, in modo connesso e funzionale in relazione all’obiettivo comune del Piano di decarbonizzazione industriale da realizzare, a un progetto di investimento per la produzione di idrogeno rinnovabile;
  • un progetto di investimento per l’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio in processi industriali (Capo III del Decreto Direttoriale), eventualmente abbinato, in modo connesso e funzionale in relazione all’obiettivo comune del Piano di decarbonizzazione industriale da realizzare, a un progetto di:
    • ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale per l’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio;
    • investimento per la produzione di idrogeno rinnovabile;
    • investimento per la produzione di idrogeno rinnovabile in sostituzione di idrogeno grigio (Capo IV Decreto Direttoriale).

Ogni progetto deve prevedere costi e spese ammissibili non inferiori a 500 mila euro.

Il piano di decarbonizzazione deve essere ultimato entro 36 mesi dalla data di concessione delle agevolazioni e comunque entro e non oltre l’11 maggio 2026, se antecedente.

Il piano di decarbonizzazione deve rispettare il principio DNSH (Do No Significant Harm).

 

Decarbonizzazione dei settori hard-to-abate: a chi si rivolge: le tempistiche di partecipazione

L’apertura dello sportello è prevista a partire dal 20 marzo 2023 ore 10.00, mentre la chiusura è fissata al 30 giugno 2023 ore 10.00

Le domande possono essere presentate esclusivamente online, sulla piattaforma dedicata.

Per presentare domanda di agevolazioni sarà necessario:

  • essere in possesso di una identità digitale (SPID, CNS, CIE)
  • accedere alla piattaforma dedicata per caricare la domanda di agevolazioni, il piano di decarbonizzazione industriale e gli allegati.

Per concludere la procedura di presentazione della domanda è necessario disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).

 

Scarica la scheda di misura del bando.

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