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1 Giugno 2023

In arrivo un credito di imposta dedicato alle Start up innovative che investono nella ricerca

E’ quanto appurato tramite la legge di conversione del decreto bollette. Il nuovo credito d’imposta prevede un importo fino a 200.000 euro sulle spese di ricerca e sviluppo realizzate in precisi ambiti, in particolare ambiente, rinnovabili e sanità.

Per le modalità attuative dovrà attendersi un nuovo provvedimento da parte del MIMIT.

In particolare, la misura si rivolge alle start-up innovative, costituite a partire dal 1° gennaio 2020, che operano nei settori de:

  • l’ambiente,
  • le energie rinnovabili,
  • la sanità,

mettendo a disposizione un plafond complessivo di 2 milioni di euro per l’anno 2023.

Il tax credit sarà riconosciuto fino ad un importo massimo di 200.000 euro per singola azienda, nella misura non superiore al 20 per cento delle spese sostenute per le attività di ricerca e sviluppo.

Le attività di ricerca e sviluppo dovranno essere finalizzate alla creazione di soluzioni innovative per la realizzazione di strumentazioni e servizi tecnologici avanzati al fine di garantire la sostenibilità ambientale e la riduzione dei consumi energetici.

Start up innovativa

Ricordiamo le caratteristiche di una startup innovativa:

  • si tratta di un’impresa nuova o costituita da non più di 5 anni;
  • deve avere residenza in Italia, o in uno degli Stati membri dell’Unione europea o in
    Stati aderenti all’Accordo sullo spazio economico europeo, purché abbia una sede produttiva o una filiale in Italia;
  • ha un fatturato annuo inferiore a 5 milioni di euro;
  • non è quotata in un mercato regolamentato o in una piattaforma multilaterale di negoziazione;
  • non distribuisce e non ha distribuito utili;
  • ha come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di un prodotto o servizio ad alto valore tecnologico;
  • non sia il risultato di fusione, scissione o cessione di ramo d’azienda:
  • possiede almeno uno di questi altri requisiti: sostiene spese in ricerca e sviluppo pari ad almeno il 15 per cento del maggiore valore tra costo e valore totale della produzione; impiega personale altamente qualificato (almeno 1/3 dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori, oppure almeno 2/3 con laurea magistrale); è titolare, depositaria o licenziataria di almeno un brevetto o titolare
    di un software registrato.

Contributo

Il credito d’imposta potrà essere utilizzato esclusivamente in compensazione e dovrà essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di riconoscimento dello stesso e nelle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi d’imposta successivi fino a quello nel quale se ne conclude l’utilizzo.

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