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18 Dicembre 2023

Il FRI accanto alle imprese del Sud per progetti di Ricerca e Sviluppo

Con un apporto di 328 milioni di euro a valere sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca, più ulteriori 145 milioni di euro, residui dalla chiusura dei programmi operativi 2007-2013, sarà presto disponibile un nuovo sistema incentivante a favore di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale realizzati nel Meridione.

I progetti dovranno prevedere spese comprese tra i 3 e i 20 milioni di euro e una durata tra i 12 e i 36 mesi, prorogabili un’unica volta dietro approvazione del Mimit.

Dovranno inoltre essere coerenti con gli obiettivi della Strategia nazionale di specializzazione Intelligente e vertere su una di queste tecnologie: materiali avanzati, nanotecnologia, fotonica, micro/nano elettronica, sistemi avanzati di produzione, tecnologie delle scienze della vita, intelligenza artificiale, connessione e sicurezza digitale.

Chi potrà usufruirne e quali spese sono ammissibili?

Potranno presentare domanda, singolarmente o in modalità congiunta le imprese manifatturiere, quelle artigiane, le aziende agro-industriali, le società di servizi, i Centri di Ricerca e le imprese agricole. Inoltre, dovranno possedere almeno due bilanci approvati ovvero due dichiarazioni dei redditi.

Tra le spese ammissibili troviamo:

  • Personale
  • Strumenti e attrezzature
  • Servizi di consulenza e ricerca contrattuale

Tipologia di agevolazione

Per quanto riguarda la forma agevolativa prevista: è riconosciuto un mix agevolativo tra finanziamento agevolato (tasso pari al 20% di quello di mercato) e contributo diretto alla spesa, in base alle dimensioni aziendali.

Il finanziamento agevolato è riconosciuto per il 50% delle spese ammissibili, a meno che il soggetto proponente non sia una PMI che realizzi il proprio progetto in aree meno sviluppate o si proponga in partenariato. In tal caso infatti la percentuale del finanziamento scende al 40%. Occorre considerare che al finanziamento agevolato deve sempre essere collegato un finanziamento bancario di almeno il 20% della spesa. La durata del finanziamento può assumere un valore minimo di 4 anni e massimo di 15 anni, comprensivo di un periodo di preammortamento commisurato alla durata in anni interi del progetto.

Per quanto riguarda il contributo alla spesa, esso è riconosciuto come di seguito esposto:

  • 30% per le piccole imprese;
  • 25% per le medie imprese;
  • 15% per le grandi imprese;
  • 10% in caso di soggetto proponente PMI che realizzi il proprio progetto in aree meno sviluppate o si proponga in partenariato.

È vietata la cumulabilità delle agevolazioni con altri aiuti di Stato o in de minimis, mentre nel caso di misure di natura differente, occorrerà rispettare le percentuali massime di aiuto previste dal Regolamento GBER.

L’accesso alla misura è di tipo negoziale, pertanto occorrerà attendere i decreti attuativi da parte del Mimit e le indicazioni che provvederà a fornire la Banca del Mezzogiorno-Mediocredito Centrale S.p.a., soggetto incaricato gestore della misura.

Le rendicontazioni possono essere un massimo di tre, con in aggiunta quella finale di termine progetto.

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