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22 Aprile 2021

Crisi di impresa: riflessi europei all’ombra della pandemia

Dal 30 giugno 2021 cambiano le nuove Linee Guida in tema di concessione e monitoraggio del credito

Mentre in Italia si discute della possibilità di prorogare ulteriormente l’entrata in vigore del Codice della Crisi di Impresa, per evitare ulteriori criticità per il panorama imprenditoriale nazionale a seguito delle sensibili conseguenze del Covid, a livello Europeo le istituzioni finanziarie sono di tutt’altro avviso.

Lo scorso 29/05/2020 l’EBA (European Banking Authority) ha pubblicato la versione finale delle nuove Linee Guida in tema di concessione e monitoraggio del credito (Guidelines on Loan Origination and Monitoring – LOM). La stessa autorità, ha concesso un regime transitorio, giustificato dalla pandemia. Ad ogni modo, ci sono alcune date importanti da segnarsi in agenda e prepararsi prontamente in vista delle prossime scadenze:

  • 30/06/2021 → entrata in vigore delle LOM sui prestiti erogati successivamente a tale data; 30/06/2022 → applicazione delle Linee Guida anche ai prestiti già esistenti e agli anticipi che richiedono rinegoziazioni o modifiche contrattuali con i mutuatari;
  • 30/06/2024 → le istituzioni finanziarie dovranno aver colmato eventuali lacune nei dati e adeguato le loro strutture di monitoraggio e infrastrutture IT.

Cosa significa e perché sono state pubblicate le nuove linee guida

A seguito della grave crisi finanziaria del 2008, le autorità finanziarie hanno cercato di ridurre il più possibile gli stock di crediti deteriorati e si sono attivate per individuare dei sistemi regolatori finalizzati a de-rischizzare l’attività creditizia degli istituti di credito ponendo grande attenzione sia alla fase di concessione dei prestiti che al loro successivo monitoraggio.

Da questa necessità derivano le nuove LOM, attraverso cui l’approccio proposto è inclusivo, tutelando non solo l’Istituto di credito ma anche tutele per il consumatore che si approccia a prodotti finanziari.

Cosa contengono le LOM

Le Guidelines on Loan Origination and Monitoring riportano le indicazioni e le aspettative del Regolatore riguardo ai comportamenti e alle prassi che gli istituti bancari dovrebbero adottare in sede di concessione e monitoraggio del credito, al fine di garantire che questi dispongano di standard solidi e prudenti per l’assunzione, la gestione e il monitoraggio del rischio di credito e che i finanziamenti di nuova costituzione mantengano buoni livelli di qualità del credito anche nelle successive fasi di vita.

In particolare, ci sono alcune sezioni delle LOM che sono di particolare interesse per le aziende:

  • 1. Sezione riguardante le Best Practices

Questa sezione contiene indicazioni circa le informazioni necessarie ad una completa valutazione del merito di credito dei debitori e la definizione di requisiti finalizzati alla concessione di prestiti a consumatori e imprese. Fornisce inoltre specifici requisiti per i prestiti a micro e piccole imprese e medie e grandi imprese, sia per prestiti garantiti che per quelli non garantiti.

  • 2. Sezione inerente il monitoraggio continuo del rischio di credito

In questa sezione, l’EBA definisce le aspettative della vigilanza con riferimento all’implementazione dei sistemi informativo-gestionali necessaria per implementare i criteri di monitoraggio attraverso una lista di specifici indicatori di allerta, costruendo così un collegamento tra il monitoraggio on-going delle posizioni e la preventiva individuazione del deterioramento della posizione.

E’ obiettiva la sovrapposizione tra gli obiettivi delle LOM e del Codice della Crisi, entrato parzialmente in vigore con l’art. 2086 CC circa l’obbligo di adozione di assetti organizzativi adeguati e dei profili di responsabilità degli amministratori.

Risvolti per le aziende

Per quanto le LOM siano dirette agli istituti finanziari, di fatto queste linee guida incideranno notevolmente nei rapporti tra questi ed i clienti finali e di conseguenza anche sulle aziende.

Un modo per prevenire eventuali “incidenti” con le proprie banche è sicuramente quello di anticipare sia l’entrata in vigore delle linee guida, che il codice della crisi.

L’approccio ideale dovrà essere looking forward, con l’adozione di modelli di risk governance correnti e prospettici. Gli strumenti da adottare passano dal basarsi esclusivamente su dati storici ad essere strutturati su analisi e valutazione a 360°, con l’analisi di variabili extra-contabili/finanziarie.

Un esempio è la balance scorecard, uno strumento che permette un efficace controllo di gestione, basato su paramenti e indici prospettici e di lungo periodo.

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