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6 Settembre 2023

Contributi a fondo perduto per progetti di transizione ecologica

È stato attivato dal ministero delle Imprese e del Made in Italy il “Fondo per il sostegno alla transizione industriale”, con una dotazione di 300 milioni di euro. Lo sportello sarà attivo sul portale di Invitalia dal 10 ottobre al 12 dicembre 2023. Il Fondo per il sostegno alla transizione industriale ha l’obiettivo di favorire l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche UE sulla lotta ai cambiamenti climatici.

E’ bene specificare che il 50% delle risorse annualmente destinate al Fondo è riservata alle imprese energivore.

Beneficiari

Le agevolazioni collegate potranno essere richieste da tutte le imprese di qualsiasi dimensione del territorio nazionale, in particolare quelle che operano nei settori estrattivo e manifatturiero, per programmi di investimento che perseguono:

  • l’efficientamento energetico,
  • il cambiamento fondamentale del processo produttivo,
  • l’installazione di impianti da autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, idrogeno e impianti di cogenerazione ad alto rendimento,
  • la riduzione dell’utilizzo delle risorse tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate.

Di seguito maggiori dettagli sul funzionamento

Partiamo dai possibili beneficiari: possono presentare domanda le imprese, di qualsiasi dimensione e operanti sull’intero territorio nazionale, che, alla data di presentazione della domanda risultano:

  • regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel registro delle imprese;
  • operare in via prevalente nei settori estrattivo e manifatturiero di cui alle sezioni B e C della classificazione delle attività economiche ATECO 2007;

Progetti di investimento

Passando ai programmi di investimenti, questi dovranno prevedere spese ammissibili di importo compreso tra 3 e 20 milioni di euro.

Inoltre, gli investimenti devono dimostrare di avere come obiettivo:

  1. il conseguimento di una maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa o un cambiamento fondamentale del processo produttivo oggetto di intervento;
  2. un uso efficiente delle risorse, attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate.

Il fine ultimo dei programmi deve essere inerente la tutela ambientale e non la capacità produttiva.

Gli investimenti potranno essere avviati dopo aver sottomesso domanda di accesso al Fondo ed essere realizzati in un massimo di 36 mesi dalla data di concessione del contributo. E’ possibile richiedere una proroga di massimo di 12 mesi.

Spese ammissibili

Rientrano tra le spese ammissibili solo quelle strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento ossia:

  • Suolo aziendale e relative sistemazioni (entro il 10% dell’investimento totale ammissibile)
  • Opere murarie e assimilate (nel limite del 40% dell’investimento totale ammissibile e solo se funzionali agli obiettivi ambientali)
  • Impianti e attrezzature varie di nuova fabbricazione
  • Programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate

E’ possibile anche rendicontare spese inerenti la formazione del personale. In questo caso specifico possono essere rendicontate:

  • costi di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione;
  • costi per servizi di consulenza
  • Spese di personale

Contributo a fondo perduto

Le Agevolazioni concedibili sono contributi a fondo perduto.

Gli investimenti relativi all’introduzione di misure tese al miglioramento dell’efficienza energetica potranno ottenere una percentuale di contributo pari al 30% delle spese ammissibili (se tali spese sono state individuate confrontando i costi dell’investimento con quelli di uno scenario controfattuale in assenza dell’aiuto).

Sono previste maggiorazioni in base alla dimensione e locazione di impresa:

  • + 20% per le piccole imprese,
  • + 10% per le medie imprese,
  • + 15% per investimenti effettuati nelle zone a
  • + 5% per investimenti effettuati nelle zone c.

Nel caso in cui le spese ammissibili siano state determinate considerando il 100% dei costi totali di investimento, l’intensità e le relative maggiorazioni vengono ridotte del 50%.

Qualora venga richiesta l’applicazione dalla sezione 2.6 del Temporary Framework, le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo a fondo perduto, pari al 40% dei costi agevolabili (se determinati come differenza tra i costi del progetto e i risparmi sui costi o le entrate supplementari, rispetto alla situazione in assenza degli aiuti, con meccanismo di Claw-back).

Anche in questo caso sono previste maggiorazioni del 20% per le piccole imprese, del 10% per le medie imprese e del 15% per investimenti in grado di ridurre il consumo energetico di almeno il 25%. Qualora le spese ammissibili siano state determinate considerando il 100 % dei costi totali di investimento, l’intensità scende al 30%

Con riferimento agli investimenti relativi all’installazione di impianti da autoproduzione, sono concesse agevolazioni, pari:

  • al 45% per gli investimenti nell’autoproduzione di energia da fonti energetiche rinnovabili. Sono previste maggiorazioni del 20% per le piccole imprese e del 10% per le medie imprese;
  • al 30% per qualsiasi altro investimento. Sono previste maggiorazioni del 20% per le piccole imprese e del 10% per le medie imprese;

Con riferimento agli investimenti relativi all’introduzione di misure tese ad un uso efficiente delle risorse, sono concesse agevolazioni, pari:

  • al 40% delle spese ammissibili. Sono previste maggiorazioni del 20% per le piccole imprese, del 10% per le medie imprese, del 15% per investimenti effettuati nelle zone a e del 5% per investimenti effettuati nelle zone c.

Gli investimenti relativi al cambiamento fondamentale del processo produttivo prevedono il riconoscimento di un contributo a fondo perduto, il cui valore è disciplinato dalla carta degli aiuti a finalità regionale in funzione della dimensione aziendale delle imprese richiedenti e della zona oggetto di investimento.

Presentazione istanza

La presentazione della domanda dovrà avvenire telematicamente tramite la piattaforma digitale messa a disposizione da parte di Invitalia. Le imprese possono presentare una singola domanda per unità produttiva, indipendentemente dalla pluralità di obiettivi.

La procedura valutativa circoscriverà una graduatoria utile a definire l’ordine di ammissione alle valutazioni istruttorie sulla base dei punteggi attribuiti ai singoli programmi di investimento.

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