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26 Giugno 2023

Contratti di sviluppo: presto un nuovo rifinanziamento

Il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha firmato un decreto con il quale vengono rifinanziati i vecchi contratti di sviluppo e viene aperta una nuova linea di intervento.

Con una dotazione complessiva di 390 milioni, il MIMIT rifinanzia i programmi di sviluppo di imprese in determinati settori strategici, dall’aerospazio all’alimentare.

E’ quindi prevista la prossima apertura di un nuovo sportello per presentare domanda di agevolazione, che prevederà nel riconoscimento di contributi in conto impianti a fronte di investimenti produttivi, e in contributi diretti alla spesa a copertura delle spese di ricerca e sviluppo. Non sarà prevista l’erogazione di finanziamenti agevolati.

Settori e interventi ammessi

I progetti coinvolgeranno le seguenti filiere produttive:

  • aerospazio e aeronautica;
  • design, moda e arredo;
  • metallo ed elettromeccanica;
  • chimico e farmaceutico;
  • gomma e plastica;
  • alimentare (in riferimento alle sole trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli).

I programmi dovranno prevedere:

  • spese complessive non inferiori a 20 milioni di euro,
  • durata non superiore a 36 mesi (prorogabile di ulteriori 18 mesi),
  • avviamento successivo alla presentazione della domanda di agevolazione

Presentazione della domanda e premialità

I progetti possono essere presentati sia congiuntamente da più imprese operanti nella filiera di riferimento, sia da una sola impresa, a condizione che il programma di sviluppo presenti forti elementi di integrazione con la filiera.

La presentazione della domanda sarà totalmente telematica, tramite la piattaforma di Invitalia, che sarà soggetto gestore e fornirà le indicazioni su tempistiche e procedure nel dettaglio.

Contrariamente al pregresso, le domande non verranno esaminate in ordine cronologico, ma la graduatoria sarà realizzata considerando alcuni criteri, tra cui:

  • innovatività del programma di sviluppo, con la valorizzazione delle spese in beni strumentali coerenti con il piano Transizione 4.0, rispetto al totale degli investimenti previsti;
  • impatto occupazionale connesso al programma realizzato, con particolare riguardo all’impiego di personale in possesso di laurea in discipline di ambito tecnico o scientifico;
  • il coinvolgimento di piccole e medie imprese nel programma di sviluppo.

Il punteggio complessivo ottenuto potrà poi essere incrementato , fino ad un massimo del 10%, per il rating di legalità (5%) e per  almeno una certificazione ambientale (EMAS, ISO 140001, ISO 50001) (5%).

Rifinanziamento

Per quanto riguarda, invece, il rifinanziamento dei precedenti contratti di sviluppo, il decreto autorizza lo scorrimento delle istanze già presentate per:

  • 400 milioni di euro per Contratti di sviluppo industriali, agroindustriali e di tutela ambientale;
  • 200 milioni di euro per Contratti di sviluppo di attività turistiche;
  • 157 milioni di euro per gli Accordi di programma e Accordi di sviluppo per investimenti produttivi o di tutela ambientale.

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