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12 Ottobre 2022

Certificazioni tecniche R&S: le ultime novità

Il Decreto Semplificazioni ha introdotto la facoltà per le imprese di accedere a degli iter di certificazioni dei progetti potenzialmente agevolabili ai sensi del Credito di imposta Ricerca e Sviluppo, Innovazione Tecnologica e Ideazione estetica ex L. 160/2019 e ss.mm.ii.

La normativa demandava ad un successivo decreto le modalità di individuazione dei soggetti qualificati per effettuare tali certificazioni, prevedendo la futura costituzione di un apposito Albo.

Chi può iscriversi all’Albo dei certificatori?

La bozza del nuovo decreto sembra indicare i seguenti soggetti:

  • Persone fisiche già iscritte in albi, banche dati o elenchi istituiti da altre amministrazioni centrati o dalle Regioni per la valutazione di iniziative di ricerca finanziate da incentivi pubblici;
  • Che nei due anni precedenti abbiano valutato almeno 10 progetti, da dettagliare in domanda.

Sono ulteriormente ammesse le società di capitali specializzate in consulenza alle imprese, i Competence Center e i centri di trasferimento tecnologico; oltre agli european digital innovation hub, le università e gli enti pubblici di ricerca.

Cosa comporta la certificazione?

Il Decreto Semplificazioni indica che la certificazione è vincolante per l’amministrazione finanziaria, ma con alcune eccezioni. E’ inefficace infatti la certificazione fatta vantare su progetti che sono già oggetto di contestazione o comunque nei casi in cui siano già iniziati accessi, ispezioni o verifiche.

Un ulteriore caso di inefficacia della certificazione è quello nel quale la certificazione sia stata rilasciata per un’attività differente rispetto a quella concretamente realizzata.

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