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20 Ottobre 2022

La nuova disciplina in ambito Ricerca e Sviluppo

Lo scorso 19 ottobre la Commissione Europea ha pubblicato la disciplina RSI 2022. Si è cioè proceduto ad aggiornare e rinnovare la regolamentazione delle modalità di aiuto di Stato a favore delle attività di ricerca e sviluppo.

Il diritto, come si sa, deve poter rispondere alle esigenze della società. Mai come in questo periodo è stato necessario un riassetto dei confini normativi.

Quali sono le novità?

Gli obiettivi principali delle novazioni normative riguardano un’attenzione alle tematiche di transizione digitale ed ecologica, in piena coerenza con i pilastri UE.

Le intensità di aiuto riconoscibili raggiungono il 100%, assicurando ad ogni modo il rispetto della concorrenza tra i paesi, riconoscendo alle attività di ricerca e sviluppo un ruolo cruciale per la ripresa dell’economia e della competitività.

Secondo Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza “La disciplina […]permetterà agli Stati membri di sostenere più facilmente le attività di ricerca, sviluppo e innovazione, anche quelle delle piccole e medie imprese […] Le modifiche mirate apportate alle nostre norme sosterranno le transizioni verde e digitale in Europa agevolando gli investimenti pubblico-privato a favore delle innovazioni pioneristiche, della ricerca di punta e delle infrastrutture di prova e sperimentazione“.

Nello specifico la disciplina RSI 2022 va ad agire su:

  • le definizioni di attività di ricerca e innovazione che possono beneficiare di sostegno in base alla disciplina RSI. 

Viene ampliato e specificato il numero di ambiti ammissibili, includendo le tecnologie digitali e le attività connesse alla digitalizzazione (come ad esempio supercalcolo, tecnologie quantistiche, blockchain, intelligenza artificiale, cibersicurezza, big data e cloud o edge computing).

  • il sostegno pubblico alle infrastrutture di prova e sperimentazione necessarie per sviluppare, testare e migliorare le tecnologie con l’obiettivo di rafforzare il rapido sviluppo e la conseguente diffusione di tecnologie di punta e innovative; questo, in particolare attraverso la maggiore collaborazione di piccole e medie imprese, facilitando la transizione verde e digitale dell’economia europea.
  • l’individuazione e la semplificazione degli oneri amministrativi e burocratici. Esiste un meccanismo semplificato per determinare i costi indiretti dei progetti di ricerca e sviluppo.

Rimangono alcuni punti fermi, come ad esempio il riferimento al Manuale di Frascati (ed. 2015), che resta fondamentale per individuare se un progetto sia categorizzabile come ricerca, innovazione e sviluppo.

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