Ci aspetta un rientro dalle ferie caldo, con la prossima apertura dei bandi + su brevetti, marchi e disegni, per i quali il Ministero dello Sviluppo Economico ha stanziato per l’annualità 2022 ben 46 milioni di euro.
Pensando alle privative e al tessuto produttivo si pensa quasi sempre al settore manifatturiero dimenticandoci di un’attività intrinseca, trasversale e fondamentale: quella del Design.
Al 2022, dati alla mano, Il design italiano offre occupazione a più di 60 mila lavoratori, generando un valore aggiunto pari a 2,5 miliardi di euro.
L’Italia è il paese europeo con il maggior numero di imprese attive nell’ambito del design: 30.000 per l’esattezza che operano, secondo il rapporto ‘Design Economy 2022’, per il 44% all’estero, per il 45% si scala nazionale e per il 10,8% su scala locale.
Circolo del Design Torino e Fondazione Mira approfondiscono questa tematica sottovalutata focalizzando l’attenzione al territorio piemontese.
Il design è trasversale: unisce metodologie di ricerca, discipline tecniche, scientifiche e umanistiche apportando migliorie (non solo estetiche) a oggetti di consumo e alla vita di tutti i giorni.
L’aumento del panorama formativo consente oggi di contare su competenze maggiormente diffuse in grado di rispondere più facilmente alle esigenze delle imprese e ai bisogni di innovazione, di sostenibilità e di valorizzazione delle risorse.
C’è ancora un gap nel nostro territorio circa il recepimento dell’importanza del design, che viene però spinto, almeno parzialmente, dalla politica nazionale.
Torino è un esperimento di promozione e promulgazione del design che cerca di fortificare e ampliare il network di designer, imprese, centri di ricerca e formazione e le organizzazioni culturali affinchè si alimenti la cooperazione e la collaborazione tra questi soggetti.
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