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21 Febbraio 2024

Nuova Sabatini: novità

È stato firmato il decreto attuativo che permetterà alle PMI che effettuano aumenti di capitale di accedere alla misura Nuova Sabatini. La misura era attesa dal 2019 ma mancava un decreto che rendesse operativa la possibilità per le PMI, intenzionate ad effettuare un aumento di capitale, di accedere ad incentivi più alti per il sostegno ai propri investimenti.
Nonostante il decreto appena firmato però, sarà necessario attendere ancora – si parla di luglio 2024 – per entrare a conoscenza delle modalità operative per fare domanda.

Il nuovo assetto prevede una dotazione finanziaria di 80 milioni di euro, e mira a sostenere il processo di capitalizzazione delle PMI attraverso l’aumento del contributo della Nuova Sabatini, a fronte di investimenti effettuati in beni strumentali 4.0 oppure in investimenti green o localizzati al Sud.

Il testo sembra prevedere un tasso del 3,575% per le medie imprese (al pari del sistema attuale) e del 5% per le micro e piccole imprese. Pertanto, l’incentivo sembra colpire davvero solo le micro e piccole imprese.

L’aumento di aliquota è però subordinato ad un aumento di capitale sociale, pari almeno al 30% dell’importo del finanziamento, che dovrà essere deliberato prima della presentazione della domanda. Nel caso di riduzione dell’importo del finanziamento, sarà possibile agire anche sull’aumento del capitale, purchè sia salva la percentuale del 30%.

Ulteriori requisiti sono:

  • Che le PMI interessate all’operazione siano società di capitali
  • Che il conferimento avvenga in denaro
  • Che la sottoscrizione dell’aumento di capitale avvenga entro 30 giorni dalla ricezione del contributo
  • Che almeno il 25% del deliberato venga versato sempre entro 30 giorni dalla ricezione del contributo

Attenzione: se ad effettuare l’aumento di capitale è un socio unico o una srl semplificata, allora il versamento dovrà avvenire in un’unica soluzione, sempre nei 30 giorni dalla ricezione del contributo.

E ancora, nel caso in cui il contributo possa essere concesso in un’unica soluzione, il versamento dovrà avvenire anch’esso in un’unica soluzione, prima della richiesta di erogazione completa.

In caso di inadempimento, quindi di mancato versamento, la domanda di contributo non rimarrà valida sulle linee ordinarie di agevolazione, bensì sarà necessario effettuare una domanda specifica, di cui però sono ancora fumosi gli aspetti operativi.

Non ci resta quindi che attendere ancora qualche mese per approfondire la tematica e sciogliere i possibili dubbi.

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