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Moda e design tessile: contributi fino a 100.000 euro

Dopo il tax credit per le rimanenze di magazzino e il credito di imposta per attività di ideazione estetica e design, il MiSE torna a parlare di una delle ultime misure ideate a sostegno dell’industria del tessile, della moda e degli accessori.

Le novità del contributo a favore delle startup di Moda e Design

Questa misura era già stata prevista dall’art. 38-bis del Decreto Rilancio, seguito dal Decreto Ministeriale 18 dicembre 2020 in cui venivano individuati tutti i codici ATECO idonei a partecipare alla misura.

Si passa dalla fabbricazione di articoli in materie tessili, alla sartoria e confezione su misura di abbigliamento esterno, alla fabbricazione di calzature e bigiotteria e articoli simili, nonché ombrelli, chiusure lampo, parrucche e affini.

Da ultimo, il Decreto Ministeriale del 18 maggio ha inserito nuovi settori ammissibili, estendendo la portata del contributo anche alle attività di Design e Moda e Lavorazione di pietre preziose e semipreziose per gioielleria e per uso industriale.

Per quanto un intervento estensivo di questo tipo possa far credere che i tempi attuativi della misura siano brevi, ad oggi purtroppo risulta ancora assente un decreto attuativo che indichi termini e modalità di utilizzo della misura.

Nell’attesa di nuove informazioni, approfondiamo le caratteristiche della misura.

Fondo perduto Moda e Design: come funziona?

La misura si rivolge alle imprese di piccola dimensione attive nell’industria tessile, della moda e degli accessori, da non più di cinque anni. Parliamo quindi di Start up.

Per accedere al contributo a fondo perduto, le aziende dovranno presentare dei progetti che riguardino:

  • La realizzazione di nuovi elementi di design;
  • L’introduzione in impresa di innovazioni di processo;
  • La realizzazione e l’utilizzo di tessuti innovativi;
  • Il riciclo di materiali o l’utilizzo di tessuti derivanti da fonti rinnovabili;
  • L’introduzione di innovazioni digitali.

Le spese ammissibili per il contributo Moda e Design

Per poter vantare il contributo previsto, con un aliquota del 50%, le spese di progetto ammesse a rendicontazione sono:

  • Acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi;
  • Brevetti, programmi informatici e licenze software;
  • Formazione del personale (max 10% dei costi di progetto);
  • Capitale circolante (max 20% delle altre spese).

Inoltre, i progetti presentati dovranno prevedere spese di entità minima di 50 mila euro e non superare i 200 mila euro. Le attività potranno iniziare solo dopo la presentazione della domanda di contributo e concludersi in un tempo massimo di 18 mesi.

Il soggetto gestore che si occuperà della valutazione delle domande e dell’emissione delle risorse, potrà erogare il contributo in 2 quote.

Tags: Misure territoriali

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