Sono 5 i milioni stanziati ben due anni fa a supporto degli investimenti in beni materiali strumentali nuovi o in software 4.0 acquistati dalle imprese agricole.
Le risorse finanziano il Fondo per gli investimenti innovativi delle imprese agricole.
Possono accedere ai contributi a valere sul fondo le imprese agricole attive nei settori della produzione agricola primaria, della trasformazione di prodotti agricoli e della commercializzazione di prodotti agricoli.
Inoltre, le imprese devono essere in regime di reddito agrario ed essere di micro, piccola e media dimensione.
Le agevolazioni riconosciute a valere sul fondo sono contributi a fondo perduto, nella misura del 30 per cento delle spese ammissibili.
Se gli investimenti sono qualificabili come 4.0 e quindi rientrare negli allegati A e B della L. 232/2016, la percentuale di contributo sale al 40%.
Nonostante l’aliquota sia molto interessante, è altresì previsto un massimale di contributo ottenibile da ciascun beneficiario, ossia 20.000,00 €, a fronte di investimenti minimo di 5.000,00 €.
E’ possibile richiedere fino al 50% del contributo in qualità di anticipo tramite presentazione di una fideiussione o di una polizza fideiussoria.
E’ possibile cumulare il contributo, purchè non si superi le soglie previste dal regolamento ABER.
Sono ammissibili i seguenti investimenti:
Inoltre, le spese dovranno essere sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione ed essere relativa a beni:
Circa le caratteristiche dell’investimento, questo dovrà:
Non possono invece presentare domanda di contributo le imprese agricole che intendono realizzare investimenti inerenti alla produzione agricola primaria.
L’IVA rappresenta una spesa ammissibile solo non recuperabili dall’impresa.
Le domande possono essere presentate dal 23 maggio fino al 23 giugno. Ogni impresa può presentare un’unica domanda di contributo
La domanda dovrà essere presentata telematicamente tramite PEC all’indirizzo contributofia@pec.mise.gov.it allegando i moduli dedicati. Il modulo di domanda dovrà essere compilato tramite DSAN e firmato digitalmente.
La concessione delle agevolazioni avviene sulla base di una procedura valutativa a sportello.
Sarà necessario inviare una ulteriore richiesta di erogazione ad Invitalia, allo stesso indirizzo PEC, dal 30 settembre 2022 al 30 settembre 2023. Alla richiesta di erogazione, anch’essa redatta in forma di DSAN e firmata digitalmente, dovranno essere allegate le fatture elettroniche e la documentazione attestante l’effettivo pagamento delle fatture, con apposizione di apposita dicitura. Inoltre dovranno essere forniti documenti dei fornitori, ddt e verbali di collaudo, una relazione degli investimenti e copia del libro cespiti.
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