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Fondo Nuove Competenze: le novità dell’Avviso 2022

L’Anpal ha pubblicato il nuovo avviso per l’annualità 2022 a valere sul Fondo Nuove Competenze.

Ricordiamo che il fondo, nato nel 2021 per fronteggiare le criticità dovute al covid, è nato come alternativa all’utilizzo della cassa integrazione, sfruttando le ore lavorate per effettuare attività formative e consentendo, da un lato, ai dipendenti coinvolti di accrescere le loro competenze, dall’altro di consentire alle aziende di avere personale più qualificato e poter riprendere le attività produttive con più rapidità.

La legge di bilancio 2022 ha ampliato l’utilità del fondo, annegandolo nel Piano Nuove Competenze, e integrando non solo gli obiettivi di aumento delle competenze dei lavoratori, ma anche l’inclusione nel lavoro di categorie svantaggiate e il supporto all’ingresso nel mondo del lavoro.

La prima edizione del Fondo Nuove Competenze ha registrato molto successo, che ha portato purtroppo a lungaggini burocratiche e ad interventi retroattivi di aggiustamento anche nella fruizione delle agevolazioni previste.

Ora, a fine novembre 2022, viene pubblicato il nuovo avviso, che porta con sé diverse modifiche e alcune scadenze a cui porre estrema attenzione.

Le scadenze dell’avviso 2022

Lato aziende, chi interessato a partecipare dovrà considerare:

  • Il 31 dicembre 2022 come data ultima di sottoscrizione degli accordi con le rappresentanze sindacali;
  • Il 13 dicembre 2022 come prima data utile per l’invio delle domande con i progetti formativi sull’apposita piattaforma informatica MyANPAL.
  • Il 23 febbraio 2023 come termine ultimo per l’invio delle domande.

Occorre tener conto di ulteriori aspetti: la formazione non potrà essere erogata internamente all’azienda; per contro i percorsi formativi dovranno essere erogati sfruttando i fondi interprofessionali ovvero, solo in caso di giustificati motivi, tramite soggetti certificati a livello regionale o nazionale.

Pertanto, le aziende interessate dovranno essere già iscritte ad un fondo interprofessionale e accertarsi che quest’ultimo proponga progetti formativi in linea con le proprie esigenze. Solo in questo modo sarà possibile stipulare l’accordo sindacale di rimodulazione dell’orario di lavoro e procedere con la sottomissione della domanda.

In ultimo, si rammenta che la valutazione delle domande avverrà in ordine cronologico, e fino ad esaurimento delle risorse stanziate, che ammontano, per il 2022, ad un miliardo di euro.

Le agevolazioni previste per il 2022

Il FNC riconosce dei contributi a copertura e del costo del lavoro e dei contributi dei dipendenti coinvolti nelle attività formative.

In linea generale, il FNC finanzia la retribuzione oraria, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali a carico del lavoratore, per un ammontare pari al 60 per cento del totale. 

La retribuzione oraria è calcolata a partire dalla retribuzione teorica mensile comunicata dal datore di lavoro all’INPS riferita al mese di approvazione dell’istanza di accesso al Fondo, moltiplicata per 12 mensilità e suddivisa per 1.720 ore considerate un tempo lavorativo annuo standard.

Ulteriormente, il FNC finanziano gli oneri relativi ai contributi previdenziali e assistenziali delle ore destinate alla formazione sono rimborsati al 100%, al netto però degli eventuali sgravi contributivi fruiti nel mese di approvazione dell’istanza di accesso al FNC. 

C’è però un’alternativa: il FNC rimborsa al 100% anche la quota di retribuzione oraria nel caso in cui gli accordi sindacali prevedano, oltre alla rimodulazione dell’orario finalizzata a percorsi formativi, una riduzione del normale orario di lavoro, a parità di retribuzione complessiva, anche di natura sperimentale, che operi per almeno un triennio in favore di tutti i lavoratori dell’azienda. In tal caso, gli accordi devono prevedere una riduzione di almeno un’ora del normale orario di lavoro settimanale.

Ad accettazione della domanda a valere sul fondo, le aziende potranno richiedere un anticipo del 40% del contributo spettante, solo previa presentazione di fideiussione bancaria o polizza fideiussoria assicurativa

Le caratteristiche dei corsi

I percorsi formativi dovranno essere finalizzati ad introdurre innovazioni:

  1. nella produzione e commercializzazione di beni e servizi che richiedono un aggiornamento delle competenze digitali;
  2. aziendali volte all’efficientamento energetico e all’uso di fonti sostenibili;
  3. aziendali volte alla promozione dell’economia circolare, alla riduzione di sprechi e al corretto trattamento di scarti e rifiuti, incluso trattamento acque;
  4. volte alla produzione e commercializzazione di beni e servizi a ridotto impatto ambientale;
  5. volte alla produzione e commercializzazione sostenibile di beni e servizi nei settori agricoltura, silvicultura e pesca, incluse le attività di ricettività agrituristica;
  6. nella promozione della sensibilità ecologica, di azioni di valorizzazione o riqualificazione del patrimonio ambientale, artistico e culturale.

I corsi dovranno avere una durata compresa tra 40 e 200 ore complessive.

Ricordiamo che tutto l’iter di effettuazione dei corsi, certificazione e rendicontazione delle attività svolte, a partire dall’accoglimento della domanda di contributo, deve avvenire e chiudersi in 120 giorni.

Tags: Bandi

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