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11 Ottobre 2021

Come richiedere il credito d’imposta formazione 4.0?

Se sei arrivato fino a questo punto, probabilmente avrai già pronto tutto il materiale necessario per poter giustificare il tuo credito di imposta in caso di controlli.

Se invece sei arrivato qui prima ancora di affacciarti al mondo della formazione 4.0 ti riassumo brevemente cosa ti serve.

  • Prima di tutto dovrai avere almeno qualche dipendente da impegnare per il tempo utile a formarlo su un argomento 4.0 in materia di informatica, marketing e produzione. 
  • Una volta che avrai pianificato le ore di formazione dei tuoi dipendenti, sulla base di un calendario formativo, sarai già in grado di redigere una relazione illustrativa di tutte le attività, i moduli formativi e gli obiettivi raggiunti con le attività di formazione. Ricorda che potrai effettuarla anche tramite modalità FAD ma a determinate condizioni. 
  • Una volta terminato l’esercizio in cui è stata effettuata la formazione, dal 1° gennaio successivo avrai a disposizione tutte le informazioni che ti servono.

Sarai infatti in grado di determinare la quota di costo dei tuoi dipendenti impegnati nelle ore di formazione realizzate. A seconda della dimensione della tua impresa potrai applicare la percentuale di beneficio corretta.

Se ne sei sprovvisto, dovrai rivolgerti ad un revisore legale per certificare che tu abbia realmente sostenuto tali costi, ma non preoccuparti: il costo della consulenza aggiuntiva ti darà diritto ad una quota extra di credito di imposta fino a 5000 euro.

  • Controlla solo altre due cose: che tu sia in regola con Durc e Dvr. Solo così potrai accedere al credito.

Ma torniamo al punto di partenza: come richiedere il credito di imposta?

E’ una misura automatica, perciò non dovrai sottomettere alcuna domanda o interagire con qualcuno.

Ti basterà utilizzare un F24, indicare la quota di credito che vuoi compensare (anche tutto in un’unica quota) e il codice univoco del credito formazione, che è 6897.

Se sul web dovessi trovare qualche allarmismo sull’invio di una comunicazione al MiSE non preoccuparti:

il Ministero non ha ancora avuto tempo di pubblicare i template e indicare delle tempistiche; visto il ritardo si è anche premurato di specificare che non è un onere obbligatorio e vincolante ma che ha solo fini statistici.

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