Skip to main content

27 Marzo 2024

Bando imprese storiche verso il futuro 2024

Con la Delibera n. 1946 del 26 febbraio 2024 la Giunta regionale della Lombardia ha approvato i criteri attuativi del bando “Imprese storiche verso il futuro 2024”.

Unioncamere Lombardia procederà, entro 60 giorni dall’approvazione del provvedimento, alla pubblicazione del bando attuativo.

La finalità del bando è supportare le attività storiche e di tradizione iscritte nell’apposito elenco regionale, promuovendo interventi e misure di sostegno dirette al restauro e alla conservazione immobiliare, insegne, attrezzature, macchinari, arredi, finiture e decori originali legati all’attività storica, allo sviluppo, all’innovazione e al miglioramento della qualità dei servizi, all’incremento dell’attrattività dei centri urbani e dei luoghi storici del commercio, alla valorizzazione di vie storiche e di itinerari turistici e commerciali, al passaggio generazionale e della trasmissione di impresa.

Risorse finanziarie, investimenti ammessi e beneficiari

Le risorse finanziarie stanziate ammontano a 5.186.393,32 € così ripartite:

  • 3.500.000 € a valere sul capitolo di spesa del bilancio regionale 2025 – settore Commercio;
  • 1.000.000 € a valere sul capitolo di spesa del bilancio regionale 2025 – settore Artigianato;
  • 686.393,32 € quota residua dello sportello Imprese storiche 2022 di cui 105.396,58 € per il settore Artigianato e 580.996,74 € per il settore Commercio.

Il sostegno è rivolto alle attività storiche e di tradizione che investono per:

  • ricambio generazionale e trasmissione di impresa;
  • riqualificazione dell’unità locale di svolgimento dell’attività;
  • restauro e conservazione;
  • innovazione.

Posso presentare domanda le micro, piccole e medie imprese iscritte nell’elenco regionale delle attività storiche e di tradizione di cui all’articolo 148 ter della legge regionale 6/2010: negozi storici, locali storici e botteghe artigiane storiche.

Quali spese sono agevolabili?

Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:

  1. allestimenti, attrezzature, arredi funzionali alla riqualificazione dell’unità locale;
  2. interventi innovativi di efficientamento energetico (coibentazione, sostituzione di serramenti, climatizzazione e riscaldamento, mediante l’utilizzo di materiali, prodotti e tecnologie innovative);
  3. realizzazione o rifacimento di impianti (elettrico, termico, idrico, di sicurezza, di domotica, di robotica…);
  4. opere murarie e assimilate, funzionali a interventi di riqualificazione, restauro e conservazione;
  5. acquisto di software (licenze per programmi e piattaforme e-commerce…);
  6. installazione di connettività dedicata;
  7. interventi di restauro e/o conservazione di decori, di arredi mobili storici e/o di pregio, di insegne storiche e/o di pregio, di vetrine di pregio per il fronte stradale, di attrezzi, utensili e macchinari di particolare pregio e/o riferiti a tecniche di produzione tradizionali, compresi interventi di revamping;
  8. acquisto di soluzioni e sistemi digitali per l’organizzazione del backend;
  9. acquisto di soluzioni e sistemi digitali a supporto dell’omnicanalità e per lo sviluppo di servizi di front-end e customer experience nel punto vendita;
  10. acquisto di tecnologie e/o soluzioni digitali per l’integrazione tra saper fare tradizionale e innovazione dei processi produttivi;
  11. acquisto e messa in opera, nelle unità locali di svolgimento dell’attività, di allestimenti relativi a progetti finalizzati ad accrescere l’attrattività dei centri urbani e degli addensamenti dei luoghi storici del commercio;
  12. spese per attività formativa, di aggiornamento professionale e manageriale;
  13. spese per servizi di consulenza (organizzativa, finanziaria, commerciale, tecnica, di comunicazione, di progettazione degli interventi, ecc).

Agevolazione prevista: un contributo a fondo perduto pari al massimo del 50% delle spese ammissibili. Il contributo è concesso nel limite massimo di 30.000 € e l’investimento minimo è fissato in 5.000 €.

N.B. L’agevolazione è concessa a fronte di un budget di spesa liberamente composto da spese in conto capitale e spese di parte corrente, con un minimo di spese in conto capitale pari al 50% del totale. L’agevolazione è da imputare specificamente a copertura delle spese in conto capitale e non può pertanto essere superiore all’importo di quest’ultime.

Termini per la presentazione dell’istanza: si attende la pubblicazione del bando attuativo.

Condividi su: