4 milioni di euro per valorizzare la conservazione e il riutilizzo di prodotti, questo è il bando pubblicato lo scorso 27 ottobre indetto dalla Fondazione con il Sud¹.
Il bando si rivolge agli enti del Terzo settore (localizzati nelle Regioni del Sud Italia), costituiti prima del 1° gennaio 2022, i quali saranno chiamati ad attivare progetti in partenariato che incidano sulle diverse fasi di vita del prodotto, coerenti con gli obiettivi di transizione green dell’UE.
Il focus della misura è quello di incentivare progetti sperimentali di economia circolare pensati per ridurre gli sprechi, allungare il ciclo di vita dei prodotti, produrre valore dagli scarti e diminuendo l’utilizzo di risorse nuove.
Un ulteriore obiettivo del Bando è quello di incentivare l’attivazione di processi volti al coinvolgimento dei cittadini nella lotta allo spreco; in questo modo si favorirà l’inclusione socio-lavorativa di lavoratori svantaggiati.
I progetti ammissibili potranno riguardare le diverse fasi del ciclo di vita di un prodotto:
È necessaria la costituzione di un partenariato che abbia come soggetto capofila un Ente terzo settore/Onlus con:
Un Ets o una Onlus che abbia la sede legale o organizzativa in una delle Regioni del Sud Italia (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia) potrebbe inoltre promuovere, in partenariato con un altro ente del Terzo settore, un’iniziativa per la riduzione degli sprechi tessili, attraverso una raccolta di abiti usati.
Questa iniziativa contribuirebbe alla riduzione di rifiuti tessili, prolungandone la vita utile, e alla loro trasformazione in prodotti come accessori, borse e vestiti completamente rigenerati.
Attraverso tale progetto sarà possibile garantire la formazione e l’assunzione di persone in contesti difficili, come disoccupati, immigrati o soggetti affetti da disabilità.
Le proposte progettuali dovranno essere presentate telematicamente attraverso il portale Chàiros entro e non oltre le ore 13:00 del 29 novembre 2024.
L’ente capofila dovrà a sua volta trasmettere la seguente documentazione:
La prima fase consiste nella selezione delle proposte più meritevoli e con maggior impatto dal punto di vista territoriale.
I progetti saranno valutati applicando i seguenti criteri di ammissibilità:
La seconda fase riguarda esclusivamente il progetto esecutivo.
I soggetti che parteciperanno alla misura dovranno porre attenzione, alla previsione nel progetto, di una quota di contributo non inferiore al 65% del costo totale gestita da un Ets.
¹Rappresenta una delle realtà più attive nel campo della promozione di modelli di economia circolare delle Regioni del Sud Italia, nello specifico le seguenti regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia.
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