Entra in vigore dal 2 agosto il nuovo Dlgs 103/2024 che semplifica i controlli sulle imprese. Per le imprese a basso rischio, saranno limitati ad una volta l’anno.
Si è proceduto ad un riordino e semplificazione delle attività di controllo sulle imprese, con l’obiettivo di una maggiore compliance.
Alla base della legge c’è il raggiungimento di una maggiore consapevolezza degli obblighi in capo alle aziende, oltre ad una maggiore semplificazione dell’azione amministrativa, evitando sovrapposizioni e duplicazioni.
Ciò riguarda un’ampia gamma di funzioni finalizzate alla verifica del rispetto delle regole, con l’esclusione dei controlli fiscali, antimafia o per la sicurezza e difesa nazionale. Le attività di controllo vengono programmate in base a uno schema preciso e valutate in base ai seguenti criteri:
L’organismo di certificazione UNI (ente nazionale di unificazione) stabilisce norme tecniche di riferimento per ognuno degli ambiti sopra citati che identificano un livello di rischio basso.
Il livello di rischio, a sua volta, dipende dal numero di certificazione dell’impresa, dall’esito dei controlli subiti nei tre anni precedenti e dalle caratteristiche e dimensioni dell’impresa. Per quanto riguarda la programmazione dei controlli, quando si tratta di sicurezza sul lavoro la pianificazione va effettuata in base alla gravità di rischio. In particolare, in ambito di certificazioni, assumono rilievo anche e soprattutto, quelle riconducibili a principi ESG (Environmental, Social, Governance).
Nei confronti delle imprese che hanno un basso rischio, i controlli ordinari vanno effettuati al massimo una volta all’anno, purché le amministrazioni non si accordino preventivamente per svolgere una ispezione congiunta. Di base, un soggetto che risulta in regola non può subire una nuova ispezione nei successivi dieci mesi. Le amministrazioni, nel momento in cui pianificano o effettuano controlli, consultano il fascicolo informatico dell’impresa e non possono richiedere informazioni già disponibili in questo documento o che comunque siano in loro possesso.
Sono poi specificate regolamentazioni per le piccole violazioni, a cui può seguire un procedimento di diffida che, nel momento in cui viene portato a termine, estingue il procedimento sanzionatorio.
Ci sono nuovi obblighi anche per i Ministeri e per le Regioni. Sul fronte informativo, sono ad esempio tenute a pubblicare sui portali istituzionali linee guida e FAQ soprattutto sulle materie particolarmente complesse. Vengono inoltre favoriti meccanismi di dialogo per favorire la corretta interpretazione delle norme.
Ci sono infine disposizioni per valorizzare la formazione dei dipendenti. Viene prevista la possibilità di ricorrere a strumenti tecnologici, anche dotati di intelligenza artificiale.
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