Con il decreto del 20 luglio 2022 del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, pubblicato in Gazzetta solo lo scorso 27 ottobre, si torna a parlare di incentivi all’autoimprenditorialità nel settore agricolo.
Potranno richiedere gli incentivi le micro, piccole e medie imprese di qualunque forma sociale, che subentrino nella conduzione di un’intera azienda agricola. L’azienda deve esercitare esclusivamente attività agricola da almeno due anni alla data di presentazione della domanda. Inoltre i proponenti dovranno presentare progetti per lo sviluppo o il consolidamento dell’azienda oggetto di subentro, tramite iniziative nei settori della produzione, della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.
Un’alternativa al subentro è data dalle micro, piccole e medie imprese attive da almeno due anni alla data di presentazione delle domanda, che presentano progetti per lo sviluppo e il consolidamento di iniziative nei settori della produzione, della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.
Le imprese che vogliono proporsi e rientrano nella casistica di cui sopra, devono rispettare alcuni requisiti:
Anche l’azienda agricola cedente deve avere alcune caratteristiche, ossia l’iscrizione alla Camera di Commercio, P.IVA e soprattutto il legittimo possesso dell’azienda da almeno due anni alla presentazione della domanda o precedenti il subentro, nel caso in cui questo sia avvenuto prima della domanda.
La misura prevede il riconoscimento di mutui agevolati della durata massima di 10 anni, per un importo pari al 60% della spesa ammissibile. E’ previsto in aggiunta un contributo a fondo perduto fino al 35% della spesa ammissibile.
I piani di investimento non possono essere superiori al milione e mezzo. Inoltre, i progetti devono perseguire uno dei seguenti obiettivi:
Tutto sarà gestito da ISMEA, secondo le indicazioni che fornirà al MIPAAF. Nella domanda di ammissione dovranno essere indicati i dati aziendali, con evidenza del rispetto dei requisiti soggettivi; la descrizione del progetto, le spese e l’importo del finanziamento necessario.
Terminata la fase istruttoria, ISMEA delibererà l’ammissione delle domande. Entro i successivi sei mesi, le imprese dovranno produrre la documentazione necessaria per la stipula dei contratti di finanziamento.
Seguiranno poi le fasi di rendicontazione delle spese.
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