Skip to main content

23 Giugno 2022

Industria conciaria: nuovi contributi a fondo perduto

Il MISE ha reso note le modalità di funzionamento del fondo a sostegno dell’industria conciaria e la tutela delle filiere nel settore conciario.

Le risorse disponibili sono pari a 10 milioni di euro.

 

Fondo perduto per l’industria conciaria: chi sono i beneficiari

Il Fondo si rivolge essenzialmente a:

  • industria conciaria intesa quale “l’attività manifatturiera consistente nella trasformazione di materie prime costituite da pelli grezze o semilavorate e nella produzione di pelli conciate e lavorate per diverse destinazioni d’uso, quali, a titolo esemplificativo, la calzatura, la pelletteria, gli interni d’automobile, l’arredamento, l’abbigliamento, la tipografia”;
  • distretto conciario ovvero “l’insieme di soggetti facenti parte di un distretto riconosciuto a livello regionale e, in conformità con la vigente disciplina di riferimento, caratterizzato da una elevata concentrazione di imprese operanti nell’industria conciaria nonché dalla specializzazione produttiva nella lavorazione della pelle”.

 

Infatti, possono fare domanda di contributo le imprese:

  • facenti parte di un distretto conciario
  • non beneficiarie del contributo previsto dalla “Legge di Bilancio 2021”

 

Fondo perduto per l’industria conciaria: quali sono i progetti ammissibili

Le imprese interessate dovranno proporre progetti in grado di accrescere la propria competitività, con ricadute positive sul distretto conciario di appartenenza; inoltre i programmi di investimento devono essere dotati di elevato contenuto di innovazione e sostenibilità. Possono anche includere lo svolgimento di attività di ricerca industriale o sviluppo sperimentale. 

In ogni caso, occorre dimostrare che il progetto abbia una delle seguenti finalità: 

  • introduzione, nell’attività dell’impresa proponente, di innovazioni di prodotto o processo per la realizzazione di almeno uno dei seguenti obiettivi
  • ampliamento della gamma dei prodotti e/o servizi o loro significativa ridefinizione tecnologica in senso innovativo,
  • introduzione di contenuti e processi digitali;
  • minimizzazione, secondo principi di ecosostenibilità ed economia circolare, degli impatti ambientali dei processi produttivi, quali progetti per la riduzione dell’utilizzo di acqua, di energia e di prodotti chimici, per il trattamento dei reflui, per l’abbattimento delle emissioni nell’atmosfera, per il recupero dei rifiuti;
  • creazione o consolidamento di strumenti di condivisione e integrazione di attività, conoscenze e competenze relative alla filiera del settore conciario, attraverso la creazione di idonee piattaforme e strutture di condivisione o animazione, in grado di favorire l’innovazione e l’internazionalizzazione delle imprese del settore conciario.

 

I progetti possono essere presentati anche nell’ambito di progetti integrati di distretto. Il progetto integrato di distretto deve prevedere più progetti coordinati proposti da imprese operanti nell’industria conciaria.

 

I progetti devono prevedere spese ammissibili complessivamente non inferiori a euro 50.000 e non superiori a euro 200.000 e garantire la sostenibilità ambientale degli investimenti. 

 

Nel caso di presentazione di progetti integrati di distretto e che prevedono l’integrazione di almeno cinque progetti, la soglia massima delle spese ammissibili, limitatamente a uno dei progetti inclusi nel progetto integrato di distretto, è innalzata a euro 500.000.

 

In ultimo, i progetti dovranno essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda e ultimati entro diciotto mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.

 

Fondo perduto per l’industria conciaria: le spese rendicontabili

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei progetti relative ai seguenti investimenti: 

  • acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, comprese le relative spese di installazione
  • programmi informatici e licenze software
  • formazione del personale inerente agli aspetti su cui è incentrato il progetto a fronte del quale è richiesta l’agevolazione. La formazione deve essere acquisita da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente e alle normali condizioni di mercato, in misura non superiore al 10% dell’importo del progetto
  • acquisto di beni immobili e realizzazione di opere murarie e assimilabili, limitatamente ai progetti di “creazione o consolidamento di  strumenti     di  condivisione  e integrazione di attività  conoscenze     e  competenze  relative     alla filiera del settore conciario,     attraverso  la  creazione     di  idonee piattaforme e strutture di condivisione o  animazione,  in     grado  di favorire l’innovazione e l’internazionalizzazione delle     imprese  del settore conciario” nel  limite     del  30% delle  spese ammissibili complessive
  • capitale circolante, nel limite del 20% delle spese per gli investimenti.

Nel caso in cui il progetto preveda attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale sono ammissibili le seguenti ulteriori spese, complessivamente nel limite del 30% dell’importo delle spese ammissibili del progetto: 

  • personale dipendente e collaboratori con contratto a progetto, con contratto di somministrazione di lavoro, ovvero titolare di specifico assegno di ricerca, limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati nelle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale incluse del progetto. Sono esclusi i costi del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali
  • strumenti e attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale
  • contratti di ricerca «extra muros» aventi ad oggetto il diretto svolgimento da parte di un soggetto commissionario di attività ricerca industriale e sviluppo sperimentale tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato
  • servizi di consulenza e altri servizi utilizzati per l’attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how, tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato

Fondo perduto per l’industria conciaria: il contributo

Il contributo è riconosciuto a fondo perduto e sono concesse nella misura del 50% delle spese ammissibili. Inoltre, i contributi sono cumulabili con altri aiuti di Stato, anche  «de  minimis»,  nei  limiti previsti dalla disciplina europea in materia di  aiuti  di  Stato  di

riferimento.

Fondo perduto per l’industria conciaria: tempistiche

Per avere informazioni sull’apertura dello sportello, occorre attendere ulteriori specifiche da parte del Ministero e di Invitalia, soggetto gestore della misura.

Al momento sappiamo solo che le domande vengono vagliate secondo una procedura valutativa a sportello.

Condividi su: