Skip to main content

6 Giugno 2022

Simest: contributi fino a 400 mila euro per le imprese esportatrici

Con la Circolare n. 1/394/2022 Simest impegna nuove risorse per il supporto delle imprese italiane esportatrici in Ucraina, Federazione Russa e Bielorussia.

Anticipata dal Decreto del 25 febbraio 2022, la misura a favore delle imprese italiane esportatrici non consta “solamente” di una patrimonializzazione, ma risulta essere un puzzle ben riuscito delle diverse misure per l’internazionalizzazione proposte in passato da Simest.

Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Come funziona la misura

Simest prevede la concessione di un mix agevolativo composto da un finanziamento a tasso zero e un co-finanziamento a fondo perduto con l’obiettivo di mantenere e salvaguardare la competitività sui mercati internazionali delle imprese esportatrici colpite dalla crisi a seguito della guerra in Ucraina.

L’importo massimo finanziabile arriva a € 1.500.000 in funzione della classe di scoring di Simest e comunque non potrà essere superiore al 25% dei ricavi medi risultati dagli ultimi due bilanci approvati e depositati dall’impresa. La durata del finanziamento è di sei anni, di cui due di pre-ammortamento.

Per quanto riguarda la quota massima di fondo perduto, è previsto un massimale del 40%. La quota di co-finanziamento a fondo perduto è concessa, in ogni caso, nei limiti dell’importo massimo complessivo di agevolazione in regime di Temporary Crisis Framework per impresa, pari a €400.000.

Quali aziende possono accedere alla misura?

I requisiti di accesso non sono pochi:

  • Possono partecipare le PMI e le Mid Cap italiane
  • Devono essere costituite in forma di società di capitali, 
  • Devono aver depositato presso il Registro imprese almeno tre bilanci relativi a tre esercizi completi,
  • Devono aver registrato un fatturato export medio nel triennio 2019-2021 derivante da esportazioni dirette verso Ucraina, Federazione Russa e/o Bielorussia pari ad almeno il 20% rispetto al fatturato totale del triennio,
  • Il fatturato export medio dovrà essere dichiarato e asseverato da un soggetto iscritto al Registro dei Revisori Contabili tenuto dal MEF,
  • Devono aver riscontrato un calo del fatturato dalle tre aree che, al termine dell’esercizio 2022, dovrà risultare almeno pari al 20% del fatturato medio realizzato verso le tre geografie nel precedente triennio.

Su quali spese posso chiedere le agevolazioni di Simest?

A differenza delle ultime misure a favore dell’internazionalizzazione proposte da Simest, che erano specifiche per singola tipologia di intervento, in questo caso sono diversi gli interventi che possono essere rendicontati. Nel dettaglio, possono essere ammesse al finanziamento:

  • spese per la realizzazione di investimenti produttivi, anche in Italia, tra cui:                                                                                                                                               – acquisto di macchinari, apparecchiature ad uso produttivo, impianti e beni strumentali o potenziamento /riconversione di beni produttivi e strumentali esistenti                                                                                                                                                                                                                                                                    –tecnologie hardware e software e digitali in genere, incluso il potenziamento o riconversione di tecnologie esistenti;
  • spese per la realizzazione di una nuova struttura commerciale, anche temporanea, o per il potenziamento di una struttura esistente in un Paese estero alternativo a Ucraina, Federazione Russia e/o Bielorussia. Per struttura commerciale si intende un ufficio, un negozio, un corner, uno showroom. È considerata ammissibile la struttura affittata/acquistata/potenziata nel Periodo di Realizzazione;
  • spese per consulenze e studi volti all’individuazione di mercati esteri alternativi a Ucraina, Federazione Russia e/o Bielorussia o al potenziamento della presenza su mercati esteri alternativi;
  • spese promozionali e per eventi internazionali in Italia e all’estero finalizzati all’individuazione di mercati esteri alternativi a Ucraina, Federazione Russia e/o Bielorussia o al potenziamento della presenza su mercati esteri alternativi;
  • spese per certificazioni e/o omologazioni di prodotto, registrazione di marchi, brevetti, ecc., in mercati esteri individuati alternativi a Ucraina, Federazione Russia e/o Bielorussia;
  • spese per la consulenza finalizzata alla presentazione della Domanda di Intervento Agevolativo, per un valore corrispondente fino a un massimo del 5% dell’importo deliberato.

 

L’intervento dovrà terminare entro il secondo esercizio intero successivo alla data di erogazione del finanziamento.

 

Come presentare la domanda?

Lo sportello si aprirà alle ore 09:00 del 12 luglio 2022 e solo allora sarà possibile accedere al Portale per la compilazione e presentazione delle richieste di finanziamento. Ciascuna impresa può presentare una sola domanda di finanziamento per tale strumento.

Per poter accedere al Portale è necessario acquisire una posizione nella coda virtuale. Una volta arrivato il proprio turno, sarà possibile effettuare le attività entro una tempistica massima, trascorsa la quale sarà necessario riaccedere al meccanismo di coda. 

Le richieste di finanziamento potranno essere presentate fino alle ore 18:00 del 31 ottobre 2022, salvo chiusura anticipata per esaurimento delle risorse disponibili.

Facciamo presente che in fase di compilazione della domanda:  

  • dovrà essere indicato il dato relativo al fatturato estero registrato in ciascuno dei tre anni verso le tre geografie, allegando l’asseverazione da parte del soggetto revisore, ivi incluse le dichiarazioni IVA sottostanti;
  • occorrerà dichiarare una previsione di calo del fatturato estero a livello aggregato verso Ucraina, Federazione Russa e/o la Bielorussia che, al termine dell’esercizio 2022, dovrà essere complessivamente pari o superiore al 20% del fatturato medio estero realizzato verso tali Paesi nel triennio precedente. 

Entro il 31 dicembre 2023 bisognerà attestare, mediante dichiarazione e asseverazione da parte di un soggetto iscritto al registro dei Revisori Contabili tenuto dal MEF, di aver subito effettivamente un calo di fatturato per l’esercizio 2022 a livello aggregato verso Ucraina, Federazione Russa e/o Bielorussia di almeno il 20% rispetto al fatturato medio estero realizzato nel triennio precedente verso le medesime geografie.

La rendicontazione delle spese sostenute, che dovranno essere quietanzate tramite un conto corrente dedicato, dovrà avvenire entro il mese successivo alla scadenza del periodo previsto per la realizzazione dell’investimento.

Condividi su: