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20 Luglio 2022

129 milioni in arrivo per le Green Communities

Sono almeno 30 i progetti che si stima verranno finanziati dal PNRR, all’interno della Missione 2 – Rivoluzione verde e Transizione ecologica, Componente 1 – Economia circolare e agricoltura sostenibile (M2C1), Investimento 3.2 Green Communities.

Cosa sono le Green Communities

Le Green Communities sono comunità locali, tra loro coordinate e/o associate, che intendono sfruttare in modo equilibrato le risorse principali di cui dispongono e che saranno finanziate nella realizzazione di piani di sviluppo sostenibili dal punto di vista energetico, ambientale, economico e sociale.

Quante e come sono suddivise le risorse?

Le risorse complessive sono pari a 129 milioni di euro, suddivise da bando tra le singole regioni e province autonome. Ulteriormente, un 40% delle risorse sono riservate alla regioni del Mezzogiorno.

Chi può partecipare al bando?

Potranno presentare domanda di contributo i Comuni confinanti della medesima Regione o Provincia Autonoma solo in forma aggregata come:

  1. Unioni di Comuni ex art. 32 d.lgs. 267/2000;
  2. Comunità Montane ex art. 27 d.lgs 267/2000;
  3. Consorzi ex art. 31 d.lgs. 267/2000;
  4. Convenzioni ex art. 30 d.lgs. 267/2000.

Con separati accordi di collaborazione e/o di partenariato le aggregazioni sopra elencate potranno coinvolgere nello sviluppo delle Green Communities altri Enti pubblici.

Ci sono dei settori esclusi?

Il bando esclude alcuni settori di appartenenza, i quali non potranno presentare alcun progetto. Si tratta di:

  1. attività connesse ai combustibili fossili, compreso l’uso a valle; 
  2. attività nell’ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento; 
  3. attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori e agli impianti di trattamento meccanico biologico; 
  4. attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all’ambiente.

Quali sono le caratteristiche principali che devono avere i progetti delle Green Communities?

I piani di sviluppo sostenibile devono includere, a pena d’inammissibilità e in modo integrato, tre o più dei seguenti campi di attività: 

  1. la gestione integrata e certificata del patrimonio agro-forestale; 
  2. la gestione integrata e certificata delle risorse idriche; 
  3. la produzione di energia da fonti rinnovabili locali, quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, i micro-impianti idroelettrici, le biomasse, il biogas, l’eolico, la cogenerazione e il biometano; 
  4. lo sviluppo di un turismo sostenibile; 
  5. la costruzione e gestione sostenibile del patrimonio edilizio e delle infrastrutture di una montagna moderna; 
  6. l’efficienza energetica e l’integrazione intelligente degli impianti e delle reti; 
  7. lo sviluppo sostenibile delle attività produttive (zero waste production); 
  8. l’integrazione dei servizi di mobilità; 
  9. lo sviluppo di un modello di azienda agricola sostenibile.
  • Tutti gli interventi devono essere progettati, realizzati e gestiti secondo il modello dell’economia circolare e nel quadro di obiettivi di riduzione dei consumi energetici, attraverso misure di efficientamento energetico e, ove possibile, ricorrendo all’uso di energie alternative e rinnovabili;
  • in ciascuna fase degli interventi si deve tener conto, altresì, dei principi della progettazione universale (design for all) e dell’accessibilità delle persone con disabilità;
  • nella implementazione degli interventi dovranno essere rispettati il principio Do No Significant Harm (DNSH), affinché detti interventi non arrechino alcun danno significativo all’ambiente, i principi della parità di genere (Gender Equality) e della protezione e valorizzazione dei giovani;
  • tutti gli edifici o gli spazi oggetto di intervento devono altresì prevedere la rimozione delle barriere che limitano l’accesso alle persone con disabilità fisiche, culturali e cognitive, oltre che il rispetto di ogni altra condizionalità ed obiettivo previsti dalla normativa vigente relativa al PNRR.

Quali spese sono da considerarsi ammissibili?

Ai fini dell’ottenimento del contributo previsto, possono essere rendicontate le seguenti spese:

  • spese per l’esecuzione di lavori o per l’acquisto di beni/servizi;
  • spese per pubblicazione bandi di gara;
  • spese per l’acquisizione di autorizzazioni, pareri, nulla osta e altri atti di assenso da parte
  • delle amministrazioni competenti connessi alle opere da realizzare;
  • spese tecniche di progettazione, direzione lavori, coordinamento della sicurezza e collaudi, opere d’ingegno, incentivi per funzioni tecniche;
  • imprevisti (se inclusi nel quadro economico, previa verifica del rispetto della normativa nazionale e comunitaria vigente per le procedure e spese sostenute in fase di realizzazione dell’opera);
  • allacciamenti, sondaggi e accertamenti tecnici;
  • spese per attrezzature, impianti e beni strumentali finalizzati anche all’adeguamento degli standard di sicurezza, di fruibilità da parte dei soggetti disabili;
  • spese di consulenza specialistica funzionale alla realizzazione ed al completamento
  • delle attività di progetto ed al conseguimento dei relativi obiettivi.

Quali tipi di agevolazioni sono previste dal bando?

E’ prevista l’erogazione di un contributo a fondo perduto, a fronte di progetti di entità compresa tra 2 e 4,3 milioni di euro. Il contributo coprirà il 100% delle spese ritenute ammissibili. Nel caso in cui il progetto preveda spese superiori al massimale previsto, la differenza resta in capo al soggetto attuatore del progetto.

L’erogazione del contributo è così suddivisa:

  • un primo 10% in qualità di anticipazione, entro 30 giorni dalla sottoscrizione della convenzione
  • quote intermedie per un totale del 90% delle spese di progetto
  • erogazione finale a saldo entro 30 giorni dalla rendicontazione delle spese.

Quali tempistiche prevede il bando per la realizzazione dei progetti?

Il bando stima la conclusione delle attività di selezione dei progetti per il terzo trimestre 2022, mentre il completamento di almeno il 90% dei progetti per il secondo trimestre del 2026.

La domanda di accesso al contributo andrà inviata entro e non oltre il 16 agosto 2022 tramite l’invio della documentazione richiesta tramite PEC.

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