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Tax Credit Sanificazione 2.0: ad ottobre possibile un recupero del 30%

Lo scorso anno, una delle misure principali individuate per sostenere le attività commerciali che potevano rimanere aperte, è stato sicuramente il credito di imposta per le spese di sanificazione e per gli acquisti dei dispositivi di protezione individuali (dpi). Nel 2020 si è registrato un vero assalto alle procedure telematiche e le risorse stanziate si sono rivelate insufficienti. Quest’anno il Governo ha deciso di stanziare ulteriori 200 milioni.

Spese di Sanificazione 2021: come funziona?

Per il 2021, l’aliquota del credito scende dal 60 al 30% e riguarda le spese sostenute nei mesi di giugno, luglio e agosto 2021. I costi assoggettabili a credito di imposta sono:

  • Sanificazione di ambienti e strumenti di lavoro;
  • Acquisto di dispositivi di protezione individuali;
  • Altri dispositivi per la salute dei lavoratori;
  • Spese di somministrazione dei tamponi COVID -19;
  • Acquisto di detergenti e disinfettanti;
  • Dispositivi che assicurino la distanza di sicurezza e relative spese di installazione.

Il credito massimo vantabile è di 60 mila euro per ciascun beneficiario.

Possono far richiesta tutti gli esercenti attività di impresa, arti e professioni, gli enti non commerciali e anche le strutture ricettive extra alberghiere non imprenditoriali.

Tax credit sanificazione: come fare domanda

La domanda per richiedere il nuovo credito sanificazione 2021 può essere trasmessa esclusivamente in via telematica sul sito dell’Agenzia delle Entrate direttamente dal contribuente o tramite un intermediario.

A seguito della presentazione, si otterrà una ricevuta di presa in carico.

Sarà possibile presentare domanda dal 4 ottobre al 4 novembre 2021. In questo arco di tempo è possibile anche presentare più domande: farà fede e verrà considerata l’ultima domanda presentata in ordine cronologico; in alternativa è anche possibile rinunciare alla richiesta.

Nel modulo occorrerà semplicemente indicare:

  • I dati del beneficiario;
  • La personalità giuridica del beneficiario;
  • L’entità delle spese sostenute nei mesi di giugno, luglio e agosto 2021;
  • L’entità del credito richiesto, ossia il 30%. Se la quota supera 60 mila euro, andrà comunque indicato il massimale previsto.

L’Agenzia delle Entrate, nel protocollo n. 191910/2021 ha già previsto la possibilità di rimodulare il credito, nel caso in cui le richieste superino il plafond di risorse stanziate. Se questa eventualità dovesse realizzarsi, l’Agenzia entro il 12 novembre, comunicherà la nuova percentuale di riparto, che si applicherà sul 30% già comunicato dai contribuenti.

Tags: Misure territoriali

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