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PNRR e settore turistico: le misure in partenza dal 2022

Il Ministero del Turismo ha recentemente pubblicato i primi decreti interministeriali nel rispetto delle varie missioni previste dal PNRR.

In questa sede analizzeremo le prime informazioni inerenti i bonus previsti per le imprese del settore turistico per gli interventi di ammodernamento e di investimento.

Di base si tratta di erogazioni di finanziamenti a copertura parziale delle spese, che possono essere soggetti a garanzia. In ogni caso, le imprese richiedenti dovranno poter contare su finanziamenti propri complementari.

Chi può partecipare alle misure per il turismo?

Gli incentivi riguardano le:

  • imprese alberghiere,
  • strutture che svolgono attività agrituristica,
  • strutture ricettive all’aria aperta,
  • imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale,
  • gli stabilimenti balneari,
  • i complessi termali,
  • i porti turistici,
  • i parchi tematici,
  • i parchi acquatici e faunistici.

E’ importante segnalare che i soggetti beneficiari devono poter contare su una valutazione positiva del merito creditizio.

Quali interventi posso finanziare?

Le risorse stanziate – che risultano essere di 40 milioni per il 2022 – andranno a finanziare gli interventi di:

  • riqualificazione energetica,
  • riqualificazione antisismica,
  • eliminazione delle barriere architettoniche,
  • interventi edilizi,
  • realizzazione di piscine termali,
  • acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento dell’attività termale,
  • interventi per la digitalizzazione,
  • acquisto o rinnovo di arredi.

Le spese devono essere sostenute successivamente alla domanda di incentivo.

Le spese di progetto non possono essere inferiori ai 500 mila euro o superiori a 10 milioni di euro.

Circa i tempi di attuazione di progetto, i lavori dovranno essere avviati entro sei mesi dalla stipula del Contratto di finanziamento. Per il termine dei lavori, il decreto parla di 30 mesi dalla stipula del contratto.

Quali sono le spese ammissibili?

Con un recente avviso del 04/02/2022, il Ministero del Turismo ha reso note le spese ammissibili.

Possono quindi fruire delle agevolazioni:

  • gli interventi di incremento dell’efficienza energetica;
  • gli interventi di riqualificazione antisismica (in cui rientrano le opere destinate a migliorare il comportamento antisismico dell’edificio, le spese per l’acquisto dei beni destinati a strutture esistenti per il miglioramento del comportamento antisismico dell’edificio);
  • l’eliminazione delle barriere architettoniche (e in particolare la sostituzione di finiture, il rifacimento di scale e ascensori, l’inserimento di rampe interne ed esterne agli edifici, piattaforme elevatrici, realizzazione ex novo di impianti igienico-sanitari, sostituzione di serramenti interni);
  • interventi edilizi tra cui demolizione e ricostruzione, ripristino di edifici eventualmente crollati e demoliti, modifica e prospetti dell’edificio, realizzazione di balconi e logge, servizi igienici, sostituzione di serramenti esterni/interni, installazione di nuova pavimentazione o sostituzione della preesistente, installazione di manufatti leggeri/prefabbricati ecc..;
  • realizzazione di piscine termali (come la realizzazione o la ristrutturazione delle vasche e dei percorsi vascolari, vasche per la terapia, attrezzature e vasche per i fanghi, per la riabilitazione, realizzazione di docce, bagni turchi, saune e relative attrezzature;
  • interventi di digitalizzazione, come l’acquisto di router, modem, impianti wifi, dispositivi per i pagamenti elettronici e di software, la creazione o l’acquisto di piattaforme informatiche per le funzioni di prenotazione, acquisto e vendita on line, CRM, ERP;
  • acquisto di mobili e componenti di arredo, compresa l’illuminotecnica;
  • spese per le prestazioni professionali peritali.

Che natura hanno gli incentivi concessi?

Gli incentivi saranno riconosciuti sotto forma di contributo diretto alla spesa e di finanziamento agevolato.

L’entità varia dal territorio in cui è stanziata l’impresa e in base alla dimensione aziendale.

Per le imprese delle regioni Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna, il contributo diretto alla spesa è riconosciuto con i seguenti massimali:

  • 30% per le micro imprese;
  • 23% per le piccole;
  • 18% per le medie;
  • 10% per le grandi imprese.

E’ inoltre previsto un aumento del 5% a favore delle micro e piccole imprese per gli interventi a supporto dell’innovazione digitale.

Ulteriori massimali sono previsti per le regioni rientranti nelle “zone c” di cui all’art. 107 §3 lettera c del TFUE, ma al momento non sono state ancora designate.

In queste zone le percentuali saranno rispettivamente del:

  • 25% per le micro imprese;
  • 20% per le piccole;
  • 15% per le medie;
  • 5% per le grandi imprese.

Per tutte le altre regioni (in sostanza il centro-nord), le soglie risulteranno essere:

  • del 15% per MPI;
  • del 5% per le medie imprese.

Come presento la domanda?

Le domande dovranno essere presentate direttamente al Ministero. Sulle modalità e le tempistiche dobbiamo ancora aspettare maggiori delucidazioni.

Le domande verranno esaminate tramite una procedura valutativa effettuata in ordine cronologico di presentazione della domanda e fino ad esaurimento delle risorse stanziate per singolo anno.

Sarà possibile presentare un’unica domanda di accesso presentando la seguente documentazione:

  • una scheda tecnica, contenente principalmente dati anagrafici,
  • un piano progettuale,
  • una dichiarazione antimafia,
  • una dichiarazione sulla dimensione di impresa,
  • la delibera di finanziamento.
Tags: Misure territoriali

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