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Dal 3 novembre apre TOCC

TOCC sta per Transizione (digitale) degli organismi Culturali e Creativi ed è la nuova forma di incentivazione per le micro e piccole imprese, gli enti del terzo settore e le organizzazioni profit e no profit.

La misura che prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto, è promossa dal Ministero della Cultura e gestita operativamente da Invitalia.

Le risorse disponibili sono pari a 115 milioni di euro e derivano dal PNRR. Di queste risorse, il 40% è riservato alle regioni del Meridione.

Quali agevolazioni sono previste?

Le agevolazioni sono concesse sotto forma di contributo a fondo perduto, fino all’80% delle spese ammissibili e comunque per un importo massimo di 75.000 euro, nel rispetto del regolamento de minimis.

Il restante 20% delle spese di progetto rimangono a capo delle imprese proponenti.

Quali soggetti possono partecipare?

Possono partecipare alla misura le micro e piccole imprese, in forma societaria di capitali o di persone, incluse le società cooperative, le associazioni non riconosciute, le fondazioni, le organizzazioni dotate di personalità giuridica no profit, nonché agli Enti del Terzo settore, iscritti o in corso di iscrizione al “RUNTS”, che risultano costituiti al 31 dicembre 2020 e che operano nei settori culturali e creativi e nei seguenti ambiti di intervento:

  • Musica
  • Audiovisivo e radio
  • Moda
  • Architettura e design
  • Arti visive
  • Spettacolo dal vivo e festival
  • Patrimonio culturale materiale e immateriale
  • Artigianato artistico
  • Editoria, libri e letteratura
  • Area interdisciplinare (per chi opera in più di un ambito di intervento tra quelli elencati)

Quali sono i progetti ammissibili?

I progetti rendicontabili prevedono spese fino a 100.000 euro – considerando sia le spese di investimento che il capitale circolante – da realizzare in 18 mesi.

Gli interventi devono avere i seguenti obiettivi:

  • creazione di nuovi prodotti culturali e creativi per la diffusione live e online
  • diffusione dei prodotti culturali verso nuovo pubblico (diminuzione del divario territoriale, raggiungimento categorie deboli) e verso l’estero
  • fruizione del proprio patrimonio attraverso piattaforme digitali, nuove modalità e nuovi format narrativi
  • digitalizzazione del proprio patrimonio con obiettivo di conservazione, maggiore diffusione e condivisione
  • incremento del crowdsourcing e sviluppo di piattaforme open source per la realizzazione e condivisione di progetti community-based

Per quanto riguarda le spese rendicontabili, è possibile spesare tramite il bando:

  • impianti, macchinari e attrezzature nuove di fabbrica
  • componenti hardware e software
  • brevetti, marchi e licenze
  • certificazioni, know-how e conoscenze tecniche direttamente correlate al progetto da realizzare
  • opere murarie nel limite del 20% del progetto di spesa complessivamente considerato ammissibile
  • materie prime
  • servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa
  • godimento beni di terzi

Qual è l’iter di presentazione della domanda?

I progetti potranno essere caricati sulla piattaforma telematica di Invitalia a partire dal 3 novembre 2022 e fino al 1 febbraio 2023.

Tra la documentazione da produrre per la sottomissione della domanda troviamo i dati aziendali e il rispetto dei requisiti soggettivi, i dati progetto e l’elenco delle spese, alcune dichiarazioni sostitutive di atto notorio circa la dimensione aziendale, la conformità dei documenti di spesa, l’antiriciclaggio e il de minimis.

Tags: Bandi

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