Istruzioni modello redditi SC 2025: Patent Box

Continua dopo l’edizione di giugno, la condivisione delle istruzioni per la corretta compilazione del Modello Redditi per le Società di Capitali del 2025 (periodo d’imposta 2024).

In questo appuntamento tratteremo la gestione della nuova maxi-deduzione Patent box di cui all’art. 6 del decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146 (di seguito “decreto”).

L’opzione ha durata pari a cinque periodi di imposta, è irrevocabile ed è rinnovabile. Le disposizioni si applicano a condizione che i soggetti svolgano le attività di ricerca e sviluppo, anche mediante contratti di ricerca stipulati con società diverse da quelle che direttamente o indirettamente controllano l’impresa, ne sono controllate o sono controllate dalla stessa società che controlla l’impresa ovvero con università o enti di ricerca e organismi equiparati, finalizzate alla creazione e
allo sviluppo dei beni sopra indicati. Si ricorda che l’esercizio dell’opzione rileva anche ai fini della determinazione del valore della produzione netta di cui al decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446 (IRAP).

 

 

 

 

 

 

 

 

I contribuenti compilano i righi da RS530 a RS532 al fine di fornire informazioni sulla classificazione dei beni in software protetto da copyright, brevetti industriali, disegni e modelli, che siano dagli stessi soggetti utilizzati direttamente o indirettamente nello svolgimento della propria attività d’impresa, sui costi di ricerca e sviluppo sostenuti in relazione ai predetti beni e per i quali si intende usufruire della maggiorazione del 110 per cento dei citati costi.

Nei righi da RS530 a RS532 vanno riportati esclusivamente i dati riferiti ai beni per i quali è esercitata l’opzione con la presente dichiarazione (quadro OP).
In particolare, va indicato:

  • in colonna 1, il numero dei beni per i quali è esercitata l’opzione/comunicazione;
  • l’ammontare delle spese sostenute per le attività di ricerca e sviluppo intra-muros, relative al proprio personale, in colonna 2,
  • il valore degli ammortamenti delle proprie attrezzature, in colonna 3,
  • il valore di eventuali altri costi, in colonna 4;
  • in colonna 5, le spese sostenute per finanziare progetti esterni (ricerca e sviluppo extra-muros) e
  • in colonna 6, il codice fiscale del fornitore.

Qualora in uno o più periodi d’imposta le spese di cui ai commi 3 e 4 dell’art. 6 del decreto siano sostenute in vista della creazione di una o più immobilizzazioni immateriali rientranti tra quelle di cui al citato comma 3, il contribuente può usufruire della maggiorazione del 110 per cento di dette spese a decorrere dal periodo d’imposta in cui l’immobilizzazione immateriale ottiene un titolo di privativa industriale. La maggiorazione del 110 per cento non può essere applicata alle spese
sostenute prima dell’ottavo periodo d’imposta antecedente a quello nel quale l’immobilizzazione immateriale ottiene un titolo di privativa industriale. Pertanto, nell’ipotesi descritta, nei righi da RS530 a RS532 vanno distintamente indicati i beni per i quali nel periodo d’imposta oggetto della presente dichiarazione si ottiene un titolo di privativa industriale riportando le informazioni richieste. In particolare, nei campi da 2 a 5 vanno indicati, cumulativamente, oltre ai costi sostenuti nel presente periodo d’imposta anche quelli sostenuti in vista della creazione di una o più delle immobilizzazioni immateriali negli otto periodi d’imposta precedenti e va barrata la casella “Comma 10-bis”. Qualora il contribuente debba fornire le informazioni richieste sia con riferimento a beni già utilizzati sia con riferimento a beni per i quali è ottenuta la privativa industriale nel corso del periodo d’imposta oggetto della presente dichiarazione occorre compilare più righi utilizzando moduli aggiuntivi.

L’opzione è esercitata compilando il rigo OP21 e decorre dal periodo d’imposta cui si riferisce la presente dichiarazione. I soggetti interessati esercitano l’opzione barrando la casella “1” (“Opzione”).

La casella “2” (“Possesso documentazione”) va barrata per comunicare il possesso della documentazione idonea relativa al periodo d’imposta oggetto della presente dichiarazione.

Nel rigo RF55, vanno indicate le variazioni in diminuzione. Ogni voce è identificata da un codice, da indicare nel campo immediatamente precedente quello che accoglie l’importo. In particolare, vanno indicati con il:

  • codice 86, il maggior valore deducibile dei costi di ricerca e sviluppo sostenuti in relazione a software protetto da copyright, brevetti industriali disegni e modelli che siano dagli stessi soggetti utilizzati direttamente o indirettamente nello svolgimento della propria attività d’impresa; la maggiorazione è pari al 110 per cento. Qualora le spese siano sostenute in vista della creazione di una o più immobilizzazioni immateriali rientranti tra quelle precedenti, la maggiorazione del 110 per cento decorre dal periodo d’imposta in cui l’immobilizzazione immateriale ottiene un titolo di privativa industriale e non può essere applicata alle spese sostenute prima dell’ottavo periodo d’imposta antecedente a quello nel quale l’immobilizzazione immateriale ottiene un titolo di privativa industriale (art. 6 del decreto legge 21 ottobre 2021, n. 146).

Per quanto concerne il Modello IRAP, al rigo IC57 “Altre variazioni in diminuzione”, col codice 16, l’impresa indica la medesima complessiva variazione fiscale in diminuzione indicata al rigo RF55 col codice 86, pari al 110% delle spese agevolabili sostenute nel periodo d’imposta di riferimento, in caso di fruizione dell’agevolazione in via ordinaria, ovvero del periodo d’imposta di riferimento e dei precedenti fino all’ottavo in caso di meccanismo premiale.

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