Il Dipartimento per l’informazione e l’editoria, si è corretto in merito alla FAQ relativa all’ammontare delle spese rilevanti.
Inizialmente era stato affermato che, erano considerate ammissibili solo le spese nette sostenute per la pubblicità separatamente dalle spese relative ai compensi per le società concessionarie .
E’ però risultato difficile per le società sopracitate, esporre in fattura il loro margine specifico.
Per questo motivo, la risposta del Dipartimento è stata modificata come segue:
«le somme complessivamente fatturate da società concessionarie della raccolta pubblicitaria sono interamente ammissibili ai fini del calcolo del credito d’imposta, in quanto costituiscono, per l’operatore economico committente, l’effettiva spesa sostenuta per l’acquisto degli spazi».
Si ritengono comunque escluse le spese effettuate da chi si avvale di servizi di consulenza, di intermediazione o di altro tipo poiché costituiscono effettivamente costi accessori.
Entro il 22 Ottobre potranno essere trasmesse le dichiarazioni correttive per sostituire le eventuali dichiarazioni già inviate.
Fonte: Il Sole 24 Ore
Il MIMIT ha stanziato un totale di 150 milioni di euro, a favore di PMI e lavoratori autonomi di tutta…
Il Decreto-Legge 21 novembre 2025, n. 175, in vigore dal 22 novembre, introduce un pacchetto di misure urgenti in materia…
Il Conto Termico 3.0, introdotto dal Decreto del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) del 7 agosto 2025 e…
Il Titolo VI del recente pacchetto normativo (versione del 18/10/2025) introduce un insieme di misure strategiche volte a stimolare la…
La legge di bilancio 2025 (L. 207/2024) ha introdotto, esclusivamente per l’esercizio 2025, un’agevolazione definita IRES PREMIALE poiché consente di…
Grande attesa per il provvedimento ministeriale che detterà i tempi e le modalità di accesso ai nuovi contributi a fondo…