News

Fondo Impresa femminile: quello che sappiamo ad oggi

Lo stavamo aspettando dal 2020, ora inizia a delinearsi il progetto nazionale a sostegno dell’imprenditoria femminile. Manca ancora un ulteriore decreto attuativo che vada a individuare i termini di presentazione ed alcuni aspetti operativi, ma le basi sono state gettate, insieme a 40 milioni di euro.

2 sono le  linee di intervento: la prima per la costituzione di nuove imprese; la seconda per il consolidamento delle imprese femminili. La struttura è molto simile a quella dell’ON (Nuove imprese a tasso zero) di Invitalia. Il soggetto gestore è lo stesso ma la misura si tinge di rosa.

 

Fondo imprese femminili: incentivi per la nascita e lo sviluppo

Possono fare richiesta:

  • le imprese femminili costituite da meno di dodici mesi dalla data di presentazione della domanda di agevolazione;
  • le lavoratrici autonome non tenute all’obbligo di iscrizione nel Registro di Imprese in possesso di p.iva da non più di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
  • persone fisiche che intendono costituire un’impresa femminile. I termini di costituzione previsti sono di 60 giorni dalla comunicazione di esito positivo della valutazione.

I progetti dovranno riguardare:

  • produzione di beni nei settori di industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli;
  • fornitura di servizi
  • commercio e turismo

e avere una durata massima di 24 mesi. I costi annessi non potranno superare i 250 mila euro.

Il contributo previsto è esclusivamente a fondo perduto. L’entità del contributo cambia a seconda dei costi di progetto:

  • per i progetti con spese inferiori a 100 mila euro, il contributo è dell’80% fino ad un massimo di 50.000,00 €. Le donne in stato di disoccupazione possono ambire al 90%, ma sempre nel limite sopra indicato.
  • nel caso di progetti con importi compresi tra 100 e 250 mila euro, il contributo massimo sarà del 50%;

Le spese ammissibili comprendono immobilizzazioni, servizi in cloud, personale dipendente, capitale circolante (ma nel limite del 20%). Le spese dovranno essere sostenute solo dopo la presentazione della domanda o a seguito della data di costituzione.

 

Fondo imprese femminili: incentivi per lo sviluppo e il consolidamento

Possono fare richiesta:

  • le imprese femminili costituite da almeno di dodici mesi dalla data di presentazione della domanda di agevolazione;
  • le lavoratrici autonome non tenute all’obbligo di iscrizione nel Registro di Imprese in possesso di p.iva da almeno dodici mesi dalla data di presentazione della domanda di agevolazione;

I progetti dovranno riguardare:

  • produzione di beni nei settori di industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli;
  • fornitura di servizi
  • commercio e turismo

e avere una durata massima di 24 mesi. I costi annessi non potranno superare i 400 mila euro.

Il contributo previsto è un mix tra fondo perduto e finanziamento agevolato. L’entità del contributo cambia a seconda dell’anzianità dell’impresa:

  • per le imprese costituite da almeno dodici mesi e non più di trentasei, le agevolazioni sono concesse per un massimale dell’80% dei costi di progetto, di cui metà sotto forma di finanziamento e l’altra metà sotto forma di contributo a fondo perduto;
  • per le imprese costituite da più di trentasei, le agevolazioni sono concesse per un massimale dell’80% dei costi di progetto, di cui gli investimenti sotto forma di finanziamento e le spese di capitale circolante sotto forma di contributo a fondo perduto;

Le spese ammissibili comprendono immobilizzazioni, servizi in cloud, personale dipendente, capitale circolante (alle condizioni di cui sopra). Le spese dovranno essere sostenute solo dopo la presentazione della domanda o a seguito della data di costituzione.

 

Cumulabilità delle misure

I contributi previsti dal Fondo Imprese Femminili sono cumulabili con altri aiuti di Stato, anche in de minimis.

 

Come si accede alle misure del fondo imprese femminili?

E’ prevista una procedura valutativa a sportello.

Le domande potranno essere presentata solo in formato digitale e i richiedenti dovranno dichiarare:

  • i dati e il profilo dell’impresa;
  • la descrizione dell’attività imprenditoriale;
  • l’analisi di mercato e relative strategie;
  • gli aspetti tecnico- produttivi;
  • gli aspetti organizzativi;
  • gli aspetti economico- finanziari.

Per termini e modalità di presentazione occorre attendere un ulteriore provvedimento ministeriale. Per il momento sappiamo solo che i tempi di istruttoria non potranno essere superiori a 60 giorni, salve possibili richieste di integrazioni.

Tags: Misure territoriali

Recent Posts

Industria 5.0: una corsa contro il tempo

Il Decreto-Legge 21 novembre 2025, n. 175, in vigore dal 22 novembre, introduce un pacchetto di misure urgenti in materia…

1 settimana ago

Conto termico: breve escursur del nuovo strumento

Il Conto Termico 3.0, introdotto dal Decreto del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) del 7 agosto 2025 e…

3 settimane ago

Legge di Bilancio 2026: cosa aspettarci?

Il Titolo VI del recente pacchetto normativo (versione del 18/10/2025) introduce un insieme di misure strategiche volte a stimolare la…

1 mese ago

IRES premiale: come funziona

La legge di bilancio 2025 (L. 207/2024) ha introdotto, esclusivamente per l’esercizio 2025, un’agevolazione definita IRES PREMIALE poiché consente di…

2 mesi ago

Autoimprenditoria: in arrivo i nuovi contributi (fino a 50mila euro)

Grande attesa per il provvedimento ministeriale che detterà i tempi e le modalità di accesso ai nuovi contributi a fondo…

2 mesi ago

Brevetti+, Disegni+ e Marchi+ 2025: in arrivo 32 milioni di euro per le PMI

Anche l’autunno del 2025 sarà a tema proprietà industriale, con la nuova edizione dei bandi Brevetti+, Disegni+ e Marchi+. Del…

3 mesi ago