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Decreto Coesione: tutte le novità per le aziende

Il Decreto Coesione (DL 60/2024) pubblicato in Gazzetta lo scorso 7 maggio, è entrato in vigore il giorno successivo introducendo diverse misure a favore dell’imprenditoria. Sono inoltre presenti misure a favore delle nuove assunzioni.
Vediamo punto per punto le misure a nostro avviso più rilevanti:

Bonus Autoimprenditorialità

Agli articoli 17 e 18 del decreto legge troviamo le misure legate all’autoimprenditorialità di imprese, autonomi e professionisti.
Nel caso in cui le iniziative imprenditoriali siano locate al centro nord le agevolazioni, alternative tra loro comprendono:

  • Un voucher di 30 mila euro; nel caso di investimenti a carattere innovativo la spesa aumenta a 40 mila. Per le attività localizzate nei territori delle regioni dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici del 2009 e 2016 l’importo del voucher aumenta a 50 mila euro.
  • Un contributo a fondo perduto in de minimis del 65% dell’investimento, per progetti valorizzati fino a 120 mila euro.
  • Un contributo a fondo perduto in de minimis del 60% dell’investimento, per progetti di valore tra 120 mila e 200 mila euro.

Le iniziative imprenditoriali delle regioni del Sud Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) invece, prevedono il riconoscimento di una di queste misure alternative tra loro:

  • l’erogazione di voucher del valore di 40 mila euro. Il valore del voucher è incrementato di ulteriori 10 mila euro in caso di investimenti digitali o di efficientamento energetico.
  • contributi a fondo perduto nella misura del 75% per spese fino a 120.000 euro, oppure del 70% se la spesa è compresa tra 120.000 e 200.000 euro.

Tali misure riguardano anche le attività locate nelle regioni dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici del 2009 e del 2016.
Nel caso in cui le iniziative coinvolgono disoccupati iscritti al programma GOL, beneficiari di ammortizzatori sociali o del supporto formazione lavoro, gli incentivi di cui sopra possono essere cumulati tra loro.
Gli incentivi si rivolgono principalmente a giovani under 35, disoccupati, inoccupati, categorie svantaggiate e percettori di sussidi.
Sarà necessaria un’attesa di ulteriori sessanta giorni per la definizione dei criteri e delle modalità operative.

Nuovi bonus assunzioni

Il Decreto Coesione introduce quattro nuovi bonus di differente importo, in base ai diversi requisiti richiesti:

  1. Bonus Giovani da 500 euro al mese (decontribuzione al 100%, per un massimo di 6.000 euro all’anno per due anni) per assunzione stabile (esclusi dirigenti e apprendisti) di giovani under 35 mai occupati prima a tempo indeterminato, realizzate tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025;
  2. Bonus Donne da 650 euro al mese (decontribuzione al 100%, per un massimo di 2 anni) per assunzione a tempo indeterminato di donne disoccupate da 6 mesi nella ZES Sud oppure da 24 mesi su tutto il territorio, assunte tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025, con esonero dai contributi previdenziali (ma non dei premi INAIL, così come anche il Bonus Giovani) se aumentano la base occupazione dell’azienda (art. 23);
  3. Bonus ZES Sud da 650 euro al mese per le stesse assunzioni di cui al Bonus Giovani se localizzate in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna, oppure per tutte le assunzioni non dirigenziali a tempo indeterminato di over 35 disoccupati da due anni nella ZES Unica Sud da parte di aziende con meno di 10 addetti nel mese di assunzione (art. 24);
  4. Bonus under 35 da 800 euro al mese per singolo dipendente assunto ad esclusione degli apprendisti (decontribuzione al 100% per la durata massima di tre anni e comunque non oltre il 31 dicembre 2028) da startupper fino a 35 anni che avviano un’attività imprenditoriale, dal 1° luglio 2024 al 31 dicembre 2025 in settori chiave per lo sviluppo di nuove tecnologie e per la transizione digitale ed ecologica (artt. 21-22).

Bonus ZES anche alle ZLS

Ulteriormente, il tax credit è stato esteso alle Zone Logistiche Speciali (ZLS) per promuovere gli investimenti nelle aree portuali e industriali delle regioni più sviluppate del Centro-Nord Italia. Specificamente, il credito d’imposta è applicabile agli investimenti in beni strumentali iniziati a partire dall’8 maggio 2024 e fino al 15 novembre 2024, con un tetto di spesa fissato a 80 milioni di euro per l’anno in corso. L’introduzione di questa misura mira a stimolare la crescita economica, sostenendo le imprese esistenti e attraendo nuovi attori economici nelle ZLS.

Tags: Documento informativo

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