Iter velocizzato. La circolare dell’Interno consente l’avvio dell’intervento prima del rilascio del certificato antimafia. In caso di verifica negativa, l’Agenzia delle Entrate recupererà la somma.
Consentite le agevolazioni anche se non c’è il certificato anti-mafia.
La paralisi che rischiava di bloccare buona parte dei 6,4 miliradi di investimenti mobilitati per il credito d’imposta del Sud, è stata eliminata dalla circolare appena pubblicata dal Ministero dell’Interno che recepisce quanto chiesto da Confindustria precedentemente.
Quindi, anche senza la necessaria verifica antimafia che deve essere rilasciata dalle Prefetture, si possono «legittimamente» corrispondere «i contributi, i finanziamenti e le altre erogazioni sotto condizione risolutiva», spiega la circolare.
Ciò significa che in caso di verifica negativa della successiva comunicazione antimafia per l’impresa «la misura del credito d’imposta da recuperare coincide con l’intero importo autorizzato»: in pratica si deve restituire quanto ottenuto.
Il chiarimento del Viminale sblocca così finanziamenti, molto attesi dalle imprese del Sud.
Fonte: Il Sole 24 ore
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