Categories: News

Finpiemonte, nuovo bando per la valorizzazione dei risultati di attività di RSI

Il 3 ottobre 2024 è stato approvato il bando PR FESR 2021-2027 “Dalla ricerca al mercato: sostegno a progetti finalizzati alla valorizzazione dei risultati di attività di RSI”.
Il focus del bando è contribuire alla valorizzazione economica e alla diffusione dei risultati di attività di RSI condotte in tempi recenti, consentendo ai beneficiari l’introduzione di innovazione di prodotto o processo.

Il bando sarà gestito da Finpiemonte e prevede una dotazione finanziaria pari a 10 milioni di euro.

Sarà possibile presentare domanda fino al 13 maggio 2025, salvo chiusura dello sportello per esaurimento delle risorse disponibili.

A chi si rivolge l’agevolazione?

La misura agevolativa è riservata alle PMI, comprese le start up innovative, con almeno un bilancio chiuso e approvato.

Quali sono i progetti ammissibili?

Sono ammissibili i progetti che:

  • Configurino un “investimento iniziale” da intendersi come:
    • Diversificazione della produzione di un’unità locale per ottenere prodotti o servizi non fabbricati/forniti precedentemente;
    • Un cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo del prodotto o dei prodotti interessati dall’investimento nell’unità locale;
  • Si collochino a valle di fasi di ricerca e sviluppo precedentemente condotte e siano caratterizzati da un livello di TRL in entrata almeno pari a 8-9.

Si ricorda che i progetti devono presentare obbligatoriamente un piano di sfruttamento tecnico-industriale ed eventualmente un piano commerciale dei risultati di RSI.

Il piano di sfruttamento tecnico-industriale si riferisce a investimenti connessi all’implementazione delle innovazioni e relativi all’assetto tecnico dell’impresa, quali macchine, impianti, fabbricati, sistemi di automazione, sistemi di calcolo, ecc.; mentre il piano commerciale consiste in investimenti accessori al piano tecnico-industriale e relativi ad attività di lancio, comunicazione, promozione, marketing o vendita.

Verranno ora illustrate le attività di RSI ammissibili.

  • Possono essere state:
    • realizzate internamente dall’impresa beneficiaria quali ad esempio attraverso progetti di ricerca e sviluppo co-finanziati con fondi pubblici o integralmente sostenuti con risorse proprie;
    • commissionate dall’impresa beneficiaria attraverso, ad esempio, l’affidamento di commesse di ricerca;
    • realizzate da soggetti terzi in via autonoma e indipendente dall’impresa beneficiaria ad esempio in caso di brevetto depositato da un altro soggetto e successivamente acquisito da parte dell’impresa beneficiaria;
  • devono risultare coerenti con il piano di sfruttamento tecnico-industriale ed eventualmente commerciale e gli investimenti alla base del progetto per cui viene richiesta l’agevolazione;
  • devono essere state dimostrabilmente concluse non oltre 24 mesi prima della data di presentazione della domanda di agevolazione. La conclusione delle attività di RSI pregresse potrà essere comprovata fornendo:
    • approvazione della dichiarazione di spesa finale (o documentazione equivalente) in caso di progetto di RSI co-finanziato con fondi pubblici;
    • report tecnico finale attestante la chiusura del progetto e riportante data e firma apposte contestualmente alla suddetta chiusura;
    • documentazione attestante la capitalizzazione a bilancio delle spese di RSI sostenute o il beneficio dell’agevolazione prevista dalla normativa nazionale sul credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo, purché nella stessa risultino chiaramente enucleate le informazioni relative alle specifiche attività di RSI che costituiscono il presupposto del progetto per cui viene richiesta l’agevolazione;
    • documentazione contrattuale o reportistica tecnica, datate e firmate, relative all’affidamento di una commessa di ricerca a un soggetto terzo da parte dell’impresa beneficiaria;
    • documentazione relativa alla domanda di deposito di un brevetto da parte dell’impresa beneficiaria, a valle delle relative attività di RSI realizzate;
    • documentazione relativa alla domanda di deposito di un brevetto da parte del soggetto terzo che, a valle delle relative attività di RSI realizzate, trasferisca il risultato innovativo all’impresa beneficiaria.

Il risultato RSI, inoltre, deve indicare esplicitamente 4 informazioni fondamentali:

  1. la relativa tipologia (prototipo, brevetto, ecc.);
  2. le relative caratteristiche tecniche;
  3. i relativi elementi di innovatività per l’impresa richiedente o per il mercato di riferimento;
  4. il soggetto titolare della proprietà intellettuale e le tipologie e le modalità di sfruttamento dei relativi diritti (allegando, ove ricorrente, idonea documentazione contrattuale).

Qual è l’importo minimo di investimento?

L’importo minimo è in base alla dimensione dell’azienda: per le micro/piccole imprese è pari a €200.000,00, per le imprese di media dimensione, invece, l’importo minimo è pari a €350.000,00.

Qual è il termine per la conclusione dei progetti?

Un’importante precisazione è che il termine per la conclusione dei progetti è di 18 mesi dalla data di concessione dell’agevolazione.

Quali sono i costi ammissibili?

Per poter presentare un progetto ammissibile, potranno essere rendicontate le seguenti spese:

A. Spese per investimenti in attivi materiali e immateriali

  • Spese finanziate a costo reale:
    1. Spese per acquisto di macchinari e attrezzature o per forniture di componenti funzionali alla realizzazione degli interventi proposti, quali l’acquisto di impianti, macchinari e attrezzature ad uso produttivo, nuovi di fabbrica o ricondizionati (incluso l’acquisto di hardware e software e di licenze software vitalizie o pluriennali con contratto di durata superiore a 60 mesi). Le spese per l’acquisto di arredi e l’acquisto di veicoli non possono superare cumulativamente il 20% delle spese complessivamente ammissibili;
    2. Spese per installazione e posa in opera degli impianti, incluse le opere murarie, ad esclusivo asservimento dei beni di cui al punto 1) e nel limite del 20% dei relativi investimenti ammessi;
    3. Spese per diritti di proprietà intellettuale, relativamente all’acquisto di brevetti, know-how, conoscenze tecniche non brevettate strumentali al progetto, ivi incluso l’acquisto di licenze software pluriennali con contratto di durata compresa tra 36 e 60 mesi.
  • Spese finanziate a tasso forfettario:
    4. Spese generali direttamente imputabili alla realizzazione del progetto, nel limite massimo del 7% della somma delle spese da 1) a 3) di cui sopra.
    Si specifica che le spese finanziate a tasso forfettario devono poter trovare corrispondenza nelle pertinenti voci di spesa del bilancio aziendale.

B. Spese di consulenza
Spese esclusivamente connesse e funzionali agli interventi proposti (certificazioni, analisi o test di mercato, piani strategici di comunicazione, promozione o marketing, ecc.), nel limite massimo del 30% delle spese complessivamente ammissibili.

Quali sono le intensità del beneficio?

La misura agevolativa è concessa sotto forma di un contributo a fondo perduto, più precisamente nella misura massima complessiva di €1.000.000,00 (a copertura dei costi ammissibili sostenuti per la realizzazione dell’intervento proposto).
Sono inoltre, previste premialità se:

  1. L’intervento è realizzato in area 107.3.c della carta nazionale degli aiuti di stato a finalità regionale (l’elenco dei comuni è disponibile sul sito internet: Carta nazionale degli aiuti a finalità regionale 2022-2027 – revisione intermedia (2024-2027) | Regione Piemonte;
  2. Il progetto comporta un incremento della sostenibilità ambientale (gli interventi che risultino coerenti rispetto al modello dell’economia circolare;
  3. Il progetto comporta un incremento della sostenibilità ambientale realizzato in area 107.3.c.

Le intensità di aiuto saranno riassunte nella seguente tabella:

L’agevolazione è cumulabile?

La misura prevede cumulabilità con:

Agevolazioni fiscali o in altra forma, non costituenti aiuti di Stato o aiuti “de minimis”, sugli stessi documenti di spesa;
– Altri aiuti di Stato o aiuti “de minimis” purché vengano rispettati i massimali previsti dai rispettivi regolamenti.

Non prevede invece cumulabilità con i fondi europei sugli stessi documenti di spesa.

Qual è la scadenza per la presentazione della domanda?

Le domande potranno essere presentate dalle ore 9.00 del 12/11/2024 e fino alle ore 12:00 del 13/05/2025 telematicamente sulla piattaforma FINDOM, compilando il modulo sul sito https://servizi.regione.piemonte.it/catalogo/bandi-por-fesr-finanziamenti-domande.

Bisogna tener necessariamente presente che gli allegati obbligatori, in mancanza dei quali la domanda è valutata irricevibile, sono i seguenti:

  • Relazione tecnica del Progetto (presenza e significatività di un piano di sfruttamento tecnico-industriale);
  • Preventivi attestanti almeno il 70%;
  • DNSH oppure Atto di impegno per certificazione;
  • Copia della delega (se il modulo di domanda sia firmato da un soggetto interno all’impresa delegato).
Tags: Bandi Documento informativo

Recent Posts

IRES premiale: come funziona

La legge di bilancio 2025 (L. 207/2024) ha introdotto, esclusivamente per l’esercizio 2025, un’agevolazione definita IRES PREMIALE poiché consente di…

3 settimane ago

Autoimprenditoria: in arrivo i nuovi contributi (fino a 50mila euro)

Grande attesa per il provvedimento ministeriale che detterà i tempi e le modalità di accesso ai nuovi contributi a fondo…

4 settimane ago

Brevetti+, Disegni+ e Marchi+ 2025: in arrivo 32 milioni di euro per le PMI

Anche l’autunno del 2025 sarà a tema proprietà industriale, con la nuova edizione dei bandi Brevetti+, Disegni+ e Marchi+. Del…

1 mese ago

Credito d’imposta 5.0: dove inserirlo nel modello redditi 2025

Credito d’imposta 5.0: dove inserirlo nel modello Redditi 2025 I termini per l’invio del Modello Redditi si avvicinano e il…

1 mese ago

La decarbonizzazione come opportunità strategica per le PMI europee

Secondo la terza edizione del “Climate Transition Barometer”, realizzata da Boston Consulting Group (BCG) in collaborazione con Argos Wityu, ben…

1 mese ago

Credito R&S: la riclassificazione da “inesistente” a “non spettante” apre nuovi scenari per le aziende

Una svolta cruciale sta ridefinendo il panorama del contenzioso tributario legato ai crediti d'imposta per Ricerca & Sviluppo. Un recente…

1 mese ago