Grande attesa per il provvedimento ministeriale che detterà i tempi e le modalità di accesso ai nuovi contributi a fondo perduto concessi ai giovani under 35 per un importo massimo di 50mila euro, in attuazione degli incentivi Autoimpiego e Resto al Sud 2.0, previsti dal Decreto Coesione (D.L.60/2024, convertito con legge 95/2024).
Il fine delle nuove misure, già accennate in Legge di Bilnacio, è quello di sostenere l’autoimprenditorialità, con un’attenzione particolare ai giovani under 35 in cerca di occupazione. Per raggiungere questo obiettivo, sono stati individuati due strumenti paralleli dedicati a specifiche aree del paese:
Il contributo sarà concesso sotto forma di voucher a fondo perduto fino al 100% dell’investimento nel rispetto delle seguenti soglie:
I percettori di NASpI potranno richiedere l’erogazione del contributo in un’unica soluzione e cumularla con il contributo, creando così un capitale iniziale per l’avvio dell’attività. Più nello specifico:
Le attività ammissibili comprendono lavoro autonomo a partita IVA, imprese individuali, società di persone, srl, cooperative e studi professionali. Non sono invece ammesse riaperture di attività cessate nei sei mesi precedenti con lo stesso codice Ateco. NB: le iniziative ammissibili devono risultare avviate nei 30 giorni precedenti la domanda. Sono esclusi costi come consulenze legali o fiscali, materie prime, personale e locazioni, mentre sono ammesse spese per consulenze tecniche di enti del terzo settore, nel limite del 30% del programma di investimento. Le spese devono essere sostenute entro 16 mesi (prorogabili a 20).
Ciascun progetto ammesso beneficia di 5.000 euro in servizi di tutoring, finalizzati a garantire la corretta fruizione delle agevolazioni e lo sviluppo delle competenze gestionali. La procedura di presentazione delle domande è a sportello e potrà essere attivata da persone fisiche e soggetti giuridici.
La gestione degli incentivi è affidata a Invitalia, che curerà istruttorie, concessione ed erogazione dei contributi, oltre ai servizi di tutoraggio.
L’Ente Nazionale per il Microcredito garantirà formazione e accompagnamento, mentre Sviluppo Lavoro Italia coordinerà le attività di promozione e raccordo con i centri per l’impiego e le Camere di commercio.
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